Chiusi: “la legalità è fare il proprio dovere”, lo ha ripetuto oggi Maria Claudia, la sorella di Emanuela Loi , la poliziotta morta nella strage di via D’Amelio in seguito alla bomba messa contro il giudice Borsellino, che si è confrontata con gli studenti della cittadina
“La legalità è fare il proprio dovere. Lo dico ogni volta che incontro i ragazzi. Mia sorella è una persona normale che ha fatto il proprio dovere. Lei vive anche oggi”. Sono le parole che Maria Claudia Loi, sorella di Emanuela, ha pronunciato stamani nella cittadina etrusca davanti a tanti ragazzi dell’istituto comprensivo Graziano da Chiusi. Emanuela faceva parte della scorta del giudice Borsellino ed è morta nella strage di via D’Amelio a soli 25 anni. Assieme a Maria Claudia c’erano l’assessore alla scuola Sara Marchini, il vice dirigente scolastico Generoso Brescia e il poliziotto e giornalista Massimo Montebove. Ha portato il saluto anche il vice questore e dirigente del Commissariato Paolo Malorni. I ragazzi hanno ascoltato con attenzione la testimonianza di Maria Claudia Loi, presente assieme al marito, e hanno posto tante domande. Sara Marchini ha ricordato l’impegno del Comune di Chiusi per la legalità e il professor Generoso Brescia si è soffermato sul delicato e fondamentale lavoro degli insegnanti. “Mia sorella – ha detto Loi – ci ha lasciato un messaggio semplice: ognuno nel quotidiano deve fare la propria parte, il proprio dovere e quando trova delle difficoltà nella propria vita non deve tirarsi indietro. Troviamo un conforto in mezzo a tanto dolore, quello di sapere che Emanuela venga ricordata da tanti giovani per non essersi tirata indietro nonostante sapesse il rischio che correva. Sapere che ci sono tante scuole a lei dedicate, il libro uscito due anni fa molto letto nelle scuole da cui è nata un’opera teatrale che ha fatto il giro d’Italia. La cosa sorprendente è che dopo tanti anni di Emanuela se ne parla sempre di più, Emanuela è viva ed è presente dappertutto. Noi andiamo ovunque a parlare di lei; c’è sempre una scuola, una piazza o una via intitolata a Emanuela da inaugurare, o un convegno sulla legalità a cui partecipare. Lei vive”.