Chiusi: la nuova governance della Banca Valdichiana guidata da Fabio Tamagnini riprende il dialogo con i soci con un “Focus” sulla situazione economica in Valdichiana che è in rallentamento ma non è irrecuperabile. Dialogo molto apprezzato e che ha permesso a molti soci di esprimersi e di avanzare alcune ricette, molte già recepite a cominciare da quella del credito per le piccole imprese, per superare la difficile situazione
Di Leonardo Mattioli
La nuova governance della Banca Valdichiana guidata dal presidente Fabio Tamagnini e dal direttore generale Danilo Trabacca ha ripreso il dialogo con gli oltre 9.400 soci con un “Focus” sulla situazione economica in Valdichiana che è in rallentamento , complessa e difficile,ma non irrecuperabile. Dialogo ( ce ne sarà un altro il 20 novembre ad Arezzo)molto apprezzato non solo dai soci intervenuti ma anche dai rappresentanti delle associazioni e delle categorie economiche come Cna, Confsercenti, Ance che hanno anche avanzato alcune richieste, molte già recepite a cominciare da quella della concessione del credito per le piccole imprese che sono l’ossatura portante dell’intera zona di riferimento, per superare la difficile situazione di crisi mondiale che non ha risparmiato l’area della Valdichiana. Dopo il saluto degli ospiti Tamagnini e Trabacca alla vasta platea convenuta nella Sala della Chiesa di San Francesco a Chiusi, è toccato ai rappresentanti della Camera di Commercio di Siena e di Arezzo come Massimo Guasconi e Giuseppe Salvini fare il punto sulla situazione in Valdichiana.Una esposizione che ha messo in luce come gli investimenti pubblici e privati siano fermi (meno 20%)e come in provincia di Siena crescano solo le filiere del turismo, del benessere , dell’agroalimentare di qualità e della rivoluzione digitale con imprese di giovani (molte però chiudono dopo il terzo anno), al femminile o straniere . Insomma settori che possono fare da traino allo sviluppo economico ma che si scontrano , molti, con la mancanza di profili professionali adeguati(il 34% delle imprese lamenta proprio questo aspetto negativo). E’ stato poli il direttore generale della Banca Valdichiana Danilo Trabacca a fornire un quadro più dettagliato dell’Istituto( 9.432 soci,27 filiali, 172 dipendenti su 18 comuni e tre province)e di tutte le sue capacità per essere la banca del territorio e quindi per accogliere le richieste che vengono dai soci. Concetto questo più volte ribadito dal Presidente Fabio Tamagnini e apprezzato molto non solo dal padrone di casa, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini , ma anche dal consigliere regionale Stefano Scaramelli, dal presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese Roberto Machetti (anche sindaco di Trequanda) e dagli altri politici presenti come il sindaco del Pd di Castiglione del Lago Matteo Burico (tra l’altro l’unico comune oltre i 15 mila abitanti che nelle ultime elezioni umbre non ha ceduto terreno alla Lega e al centrodestra). Tra l’altro Scaramelli ha insistito perché anche la banca investa sulla formazione dei giovani nei settori che trainano come il turismo. “Ci vuole uno sforzo da parte di tutti – ha detto – ,anche da parte della Regione che deve lavorare per attrarre risorse comunitarie da investire e la Valdichiana deve collocarsi in una zona più ampia del territorio di riferimento per fare filiera e sistema”. Infine il sindaco di Chiusi Juri Bettollini, oltre a convenire sui processi formativi per i giovani e sugli investimenti da attrarre, ha sfoderato quello che da un po’ di tempo è diventato il suo cavallo di battaglia: che è quello dell’economia circolare per riciclare i rifiuti e trasformarli in prodotti. Così da generare occupazione. In questo territorio c’è bisogno di lavoro e- ha concluso criticando indirettamente il reddito ti cittadinanza del M5S- alle persone non si deve dare un sussidio ma l’opportunità di lavorare”.