Chiusi: ricominciano i laboratori teatrali al Mascagni. Intervista con  Alessandro Manzini per conoscere il percorso che i ragazzi affronteranno in primavera e in estate.

Alessandro Manzini dirige i corsi teatrali per bambini e ragazzi del Teatro Mascagni di Chiusi. I laboratori sono suddivisi in moduli stagionali che si concludono con uno spettacolo, esplorando ad ogni stagione una diversa tecnica teatrale. Ad ogni stagione vengono attivati due laboratori: 5-8 anni e 9-13 anni. Non è dunque una stagione di teatro ma di Teatri di Stagione. La novità di quest’anno è che gli eventi finali sono degli spettacoli per bambini aperti a tutti. Così è stato per il modulo d’autunno e per quello dedicato all’inverno: comincia adesso il modulo dedicato alla primavera.

D.Che valore educativo ha la propedeutica teatrale nei bambini e nei ragazzi? 

R.Il progetto Teatri di Stagione è per i bambini uno spazio in cui acquisire gli strumenti per raccontare, raccontarsi ed ascoltarsi. La propedeutica teatrale rappresenta un efficace allenamento all’espressività corporea ed emotiva: il teatro è un linguaggio di condivisione fatto di relazioni dirette, che può esistere solo quando attori e pubblico si trovano faccia a faccia. Un’altro aspetto fondamentale è senza dubbio la valorizzazione delle differenze che è un valore intrinseco al linguaggio teatrale: senza differenze non esiste il teatro.

D.Che tipo di percorso si sta sviluppando nelle sessioni di laboratorio? 

R.Teatri di stagione è un percorso modulare che inizia in autunno e si conclude d’estate. I bambini possono partecipare ad ogni singolo modulo: al momento ci sono 30 partecipanti suddivisi in due corsi (il martedì per i più grandi e il giovedì per i più piccoli). Il percorso è studiato in modo da proporre esperienze eterogenee e adatte ad ogni stagione:

1 – In autunno si lavora sull’improvvisazione guidata: a partire da oggetti, immagini o suoni i bambini costruiscono storie che vengono assemblate nella rappresentazione finale

2 – In inverno si lavora a spettacoli più sperimentali: esplorazioni teatrali, spettacoli itineranti o rappresentazioni che fanno largo uso di tecnologie

3 – La primavera è dedicata al percorso più classico che prevede un copione e la messa in scena di uno spettacolo sul palcoscenico del teatro Mascagni

4 – In estate si esce dal teatro: durante il Festival Orizzonti si prepara uno spettacolo all’aperto a conclusione di un laboratorio intensivo settimanale di 3 ore al giorno

 

D.Come si concluderà questo terzo “teatro di stagione” dedicato alla primavera? 

R.In questa primavera i giovani attori diventeranno piccoli piccoli; giocheremo con le meraviglie della chimica per raccontare il nostro ambiente e la scienza, ma anche la storia e la letteratura. La chimica degli elementi è un’ottima metafora di ogni storia teatrale: ci sono personaggi con le loro caratteristiche (gli elementi) che entrano in relazione tra loro per raccontare storie avvincenti e talvolta esplosive (le reazioni chimiche). Nello spettacolo finale speriamo di regalare al pubblico varie emozioni e non solo sorrisi; arriveremo anche a parlare di olocausto grazie alla testimonianza di uno scienziato d’eccezione, un chimico appunto: Primo Levi.