Chiusi : ripartenza post-Covid19 con “Musica in Vigna”, formula reinventata da Paolo Nenci dell’omonima azienda. Si parte il 28 giugno al tramonto nella sua azienda con aperitivo in vigna e musica dal vivo
di Eliana Di Vaia
Con la fine delle restrizioni, almeno parzialmente, del Covid19, le aziende vitivinicole italiane si preparano alla ripartenza, e lo fanno in modo creativo, reinventando sé stesse nel modo di approcciare al pubblico e al mercato, più in grande. Molte sono state le aziende che durante il Lockdown hanno aperto su piattaforme online e-commerce in modo da implementare la vendita attraverso spedizioni della linea classica o finanche delle Bag in Box. Altre hanno organizzato Webinar per accogliere virtualmente in vigna gli ospiti da tutta l’Italia. Insomma, un processo creativo per incontrare le nuove esigenze nate nel periodo di chiusura.
Con la ripartenza si mettono da parte le tecnologie per incontrare la natura. È in Piemonte l’idea di Irene di Bricco del Cucù, piccoli produttori di Dogliani nelle Langhe, di organizzare dei PicNic in vigna con i prodotti e i vini dell’azienda e i vigneti che fanno da cornice.In Toscana, a Montepulciano, l’azienda Podere della Bruciata promuove invece Apertivi in vigna. Una formula questa che convince, gli spazi aperti, la natura e le distanze responsabili. Oltre l’abbinamento food&wine, molte aziende hanno adottato quella dello yoga&wine: l’arte della meditazione e della contemplazione unendo ai piaceri dei sensi l’arte della degustazione. È l’iniziativa dell’azienda Barberis, in provincia di Cuneo, tornando in Piemonte. Le attività in vigna non sono però una novità post Covid. Già nel 2019 l’azienda Nenci di Paolo Nenci, a Chiusi, aveva organizzato un format di Crossfit tra i filari del suo vigneto sul Monte Venere: una vera e propria occasione per fare attività sia culturale e che colturale. Quest’anno, invece, Paolo si reinventa e sceglie la formula Musica in Vigna. “Finalmente con la fine del lockdown del Covid19, ognuno si sta riprendendo i suoi spazi, con tanta voglia di condivisione, in una dinamica di responsabilità e attenzione” – afferma Paolo -.L’appuntamento è fissato per domenica 28 giugno, nell’azienda Nenci al tramonto. Non solo aperitivo in vigna, ma musica dal vivo.“Riprendersi la libertà con consapevolezza” dice sempre Paolo.Importante iniziativa anche dal punto di vista culturale, dacchè tante manifestazioni musicali e concerti sono stati annullati quest’anno proprio in conseguenza al Covid19. Si crea, pertanto, una sorta di Sharing Economy, o come l’ha definita Paolo “una ripartenza all’italiana: una collaborazione tra parti, creando un circolo virtuoso”. Un’economia collaborativa atta a realizzare un modello di condivisione di competenze, conoscenze, beni e, come in questo caso, arte e musica.La musica, difatti, diventa il filo conduttore dell’evento “Musica in Vigna”. Condivisione di esperienze, la natura abbellita dai filari dell’azienda Nenci con i suoi vini e le note che accompagnano la degustazione.Cionondimeno non è la prima volta che si accosta la musica al vino: in Val d’Orcia, l’azienda Il Paradiso di Frassina“coccola” i suoi vigneti con la musica di Mozart. Il tutto vuole ricollegarsi alle proprietà benefiche delle sinfonie a tutti gli esseri viventi, sia animali che vegetali.Ecco perché Paolo Nenci sceglie e conquista con l’evento Musica in Vigna: il format prevede la formula “Allyou can Drink”. Nulla che richiami alla sconsideratezza: non si tratterà dunque di bere senza limitazioni, ma di poter conoscere degustando tutta la linea con responsabilità e rigore.Si punta alla ripartenza con l’idea che la naturalità degli eventi possa creare partecipazione, rispetto degli spazi e condivisione. Il Covid19 ha creato una nuova forma mentis: non si può prescindere dalla considerazione dell’altro ma la creatività deve essere la forza propulsiva.