Chiusi: sindaco Bettollini ,”alle elezioni regionali metterò una sola croce sul nome di Eugenio Giani senza fare croci sui simboli dei partiti. Sul referendum sul taglio dei parlamentari voterò un “si convinto”. Oltre a prendere le distanze da alcuni suoi assessori e consiglieri comunali  che hanno fornito indicazioni di voto, Bettollini , quanto ai suoi rapporti con il Pd dal quale è uscito nelle settimane scorse,  ha scritto :“ spero però che, nei prossimi giorni, si possano ricucire i rapporti e sanare questa assurda frattura che ha portato tanti di noi, me compreso, ad una profonda sofferenza”. Infine ha confermato che non passerà “ in nessun altro partito; intendo mantenere fede a quell’impegno pubblico fin quando non avrò terminato il mio incarico di Sindaco”

Il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, sul suo profilo FB, ha postato le sue intenzioni di voto comunicando che sul Referendum per il taglio dei Parlamentari voterà un “si convinto” e che per le elezioni regionali metterà una sola croce sul nome di Eugenio Giani senza  fare croci sui simboli dei partiti. “Eccoci arrivati alle ultime ore di questa surreale campagna elettorale per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Regionale della Toscana. È, per me, surreale per tanti motivi- spiega Bettollini -; ovviamente per il contesto storico che stiamo vivendo con la gestione del coronavirus ma anche perché è la prima volta, dopo 10 anni di personale impegno pubblico, che non mi sono dato da fare in questa tornata elettorale. Non ho fatto propaganda, Non ho chiesto il voto per nessuno. Non mi sono esposto, nonostante la mia predisposizione politica mi abbia sempre portato a dire quello che penso e quello che vorrei fare.Per il partito democratico, si sono invece esposti alcuni consiglieri comunali della mia maggioranza insieme ad alcuni assessori; chi più chi meno; atteggiamento che non critico, ma che anzi, ritengo legittimo, democratico ed un valore aggiunto al dibattito pubblico locale con buona pace di chi mi ha sempre rinfacciato che “il partito è una cosa e il comune è un’altra “ … e invece come vedete il tempo è sempre galantuomo e sono felice che il partito abbia capito che non può prescindere dalla sua amministrazione; io questo l’ho sempre sostenuto!!!Mi corre però l’obbligo di precisarvi che le indicazioni di voto che essi (i miei compagni e amici di amministrazione) hanno fornito o forniscono in queste ore- ha tenuto a sottolineare il sindaco – non mi rappresentano per nulla in questo attuale scenario politico. Non la penso come loro. Ma anche questo è un valore aggiunto ed un arricchimento alla campagna elettorale. Molti di voi mi hanno chiamato o scritto dicendomi .. “Juri ma che si fa per queste regionali? dacci una indicazione”… credetemi, in questi giorni non ho saputo rispondere concretamente a nessuno perché il disappunto che provo per i dirigenti di questo attuale partito democratico è molto forte; spero però che, nei prossimi giorni, si possano ricucire i rapporti e sanare questa assurda frattura che ha portato tanti di noi, me compreso, ad una profonda sofferenza. Vedremo. E come si dice in questi casi : “se son rose fioriranno”. Però, come ho sempre propagandato fin da quando ho mosso i primi passi politici, non si fa mai politica con il risentimento verso qualcuno, ma si fa #Politica per quel sentimento di bellezza e speranza che si prova ogni volta che pensiamo di immaginare il nostro futuro.Ho riflettuto attentamente ed è evidente che queste sono ore decisive e che il risultato delle prossime elezioni regionali è davvero in bilico; serve quindi uno sforzo collettivo e tanta responsabilità.Quando, ad agosto, ho lasciato gli organismi del partito democratico, dichiarai a tutti voi che non sarei passato in nessun altro partito; intendo mantenere fede a quell’impegno pubblico fin quando non avrò terminato il mio incarico di Sindaco; quindi come posso coniugare un voto responsabile con la crisi partitica che sto vivendo? Io farò così: Io voto #EugenioGiani, mettendo una SOLA croce sopra al suo nome ma SENZA fare altre croci sui simboli dei partiti. Solo così, se mi seguirete anche voi, potremmo dare un segnale vero di attenzione ad una classe partitica distaccata dai bisogni dei territori ed incapace di generare nuovi processi politici, ma al tempo stesso immaginare la nostra Toscana nel segno della continuità politica ed amministrativa”.