Chiusi: sindaco Bettollini, “rammaricato e dispiaciuto per decisione del 52% degli iscritti interpellati dal Pd contro la mia ricandidatura. Ne prendo atto. Nei prossimi giorni deciderò cosa fare”.Nessuna indicazione su una sua possibile lista civica . Neanche escluse dimissioni anticipate. Oggi sente il Prefetto
Il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, in una intervista a TeleIdea si è detto “rammaricato e dispiaciuto” per il fatto che un pezzo del partito democratico di Chiusi, il 52% degli interpellati, si sia espresso contro la sua ricandidatura. “Un pezzo di partito – ha aggiunto – la pensa quindi come le opposizioni. Ne prendo atto e non entro nel merito del percorso deciso dal Pdi Chiusi per sentire gli iscritti. Ora dovrò decidere se e come portare avanti il mandato amministrativo. Dopo questa sfiducia sono un sindaco depotenziato e dovrò riflettere con i cittadini che mi vogliono bene e con i miei collaboratori se andare avanti senza alcun partito che mi sostiene. Devo capire cosa è meglio per la mia comunità. Posso lasciare anche prima l’incarico. Devo parlare con il Prefetto anche per spiegargli quello che è successo. Comunque ora non faccio ragionamenti di una lista civica o di un appoggio da parte di un altro partito. Non mi faccio prendere da nessun risentimento ma certo non mi aspettavo quel 52% contro di me. Ora devo decidere con tranquillità. Convocherò il consiglio comunale e in quella sede comunicherò le mie decisioni”. Infine Bettollini ha negato che ci siano pressioni per sue dimissioni anticipate e ha concluso dicendo :”certo è stato creato uno scontro molto forte nel Pd”