Città della Pieve: in 47 hanno chiesto aiuto al centro antiviolenza “Maria Teresa Bricca”, punto di riferimento di tutti i comuni del Trasimeno, nel 2019-20

In 47 nel 2019-20 hanno chiesto aiuto al Centro Antiviolenza di Città della Pieve , nato nel 2018, che è il punto di riferimento per tutti i Comuni del Trasimeno.Il Centro è intitolato alla memoria di Maria Teresa Bricca, in ricordo della ragazza Pievese uccisa dal vicino di casa ed è  gestito dall’Associazione Donne La Rosa, con operatrici volontarie opportunamente formate .Nel 2019-2020 il Centro Antiviolenza Maria Teresa Bricca ha ricevuto 47 contatti e seguito 37 casi di donne tra i 20 e i 79 anni. Di queste 37 donne, 22 sono di nazionalità italiana; 4 di nazionalità rumena ed 1 extra UE. In 23 dei casi attivi sono presenti uno o più figli. Per quanto riguarda i percorsi svolti all’interno del CAV, per tutti i casi in carico sono stati effettuati colloqui di sostegno al percorso di uscita dalla violenza: in 9 di questi casi le donne hanno anche portato avanti un percorso di sostegno psicologico, 4 hanno usufruito della figura della pedagogista principalmente per i figli ed in 5 casi si sono avvalse anche della consulenza legale.Chi subisce o ha subìto violenza non deve mai credere di essersela meritata; deve al contrario imparare a riconoscerla e a percepire la gravità delle aggressioni, fisiche e psicologiche. La violenza non è un “fatto privato” da nascondere o qualcosa di cui vergognarsi. È importante che le vittime escano allo scoperto e denuncino, perché il silenzio fa il gioco dei carnefici.Accettare disparità e maltrattamenti – sottovalutando la violenza o perdonandola – è pericolosissimo: l’escalation dei comportamenti aggressivi è imprevedibile e può avere esiti tragici. Anche se è difficile, bisogna trovare il coraggio di chiedere aiuto e denunciare.