Cortona: a colloquio con l’assessore Francesco Attesti per fare un bilancio di Cortonantiquaria 2020 che ha avuto un successo oltre le aspettative . 5 mila 500 visitatori

 di Nicola d’Argenio

Abbiamo già parlato del successo di Cortona Antiquaria e a  qualche giorno dal termine della Mostra di Antiquariato più antica d’Italia, commentiamo i numeri eccellenti ottenuti dalla manifestazione, con l’assessore alla cultura del Comune di Cortona Francesco Attesti.

D.Assessore ,numeri assolutamente positivi, 5500 visitatori con un incremento del 10%, nonostante una Pandemia in atto, che vi ha costretti a scegliere una location diversa e ad utilizzare meno spazio, con la conseguenza di un minore numero di espositori. Al di là che avete oggettivamente lavorato bene ma si potrebbe gridare quasi al miracolo ?

R.Credo che di miracoli non si possa parlare, anche perché è stato tutto programmato in maniera molto meticolosa e minuziosa, sia dall’Ufficio Cultura che da Cortona Sviluppo. Ho seguito personalmente insieme al direttore scientifico Furio Velona, l’allestimento e abbiamo cercato di dare uno slancio importante, in modo di avere un’alta qualità tra i 20 espositori presenti, ne sono mancati una decina rispetto agli altri anni ma esclusivamente per ragioni di spazio. Per il prossimo anno vedremo anche come aggiustare meglio. La location è stata forse ancora più prestigiosa della precedente e credo abbia funzionato egregiamente.

D.Ovviamente quando parlavamo di miracolo ci riferivamo esclusivamente alla particolare situazione di emergenza sanitaria in atto , nella quale siete stati costretti ad operare. Quest’anno avete deciso di ridurre il numero degli ingressi gratuiti, una politica che in Italia vanta ben pochi precedenti. Cosa vi ha spinto ad operare questa scelta ?

R.In realtà non abbiamo voluto ridurre il numero degli ingressi gratuiti semplicemente è stata fatta una politica di grande promozione sul territorio, anche attraverso i social network, in cui avevamo varie possibilità di avere il biglietto ridotto. Siamo riusciti ad attrarre più turisti,  forse anche perché la manifestazione si è svolta tutta nel mese di agosto, contrariamente agli anni precedenti . Le personalità che hanno usufruito del biglietto d’ingresso omaggio sono rimaste più o meno lo stesso numero, abbiamo semplicemente cercato di lavorare maggiormente sulla diffusione pubblicitaria, in modo da attrarre anche un tipo di pubblico che di solito non frequentava la mostra ed i risultati ci hanno dato ragione. Una parte fondamentale è stata svolta anche dalla mostra collaterale, quella degli strumenti precursori rispetto all’invenzione del Cinematografo che ha visto centinaia di visitatori che hanno potuto ammirare oggetti rarissimi che in tutto il mondo si trovano solo nei musei di Torino e Dubai.

D.A sostegno della mostra avete messo in piedi un imponente e qualificante serie di eventi collaterali, quanto crede abbia influito questa operazione sul successo generale della manifestazione ?

R.Gli eventi collaterali, devo ammetterlo,  sono stati una mia idea. Nelle precedenti edizioni ci si limitava alla cerimonia di apertura, al Premio Cortona Antiquaria e a delle degustazioni. Mi sono immediatamente reso conto che non poteva bastare e tutti i giorni abbiamo avuto  visite guidate, presentazioni letterarie, rappresentazioni teatrali, musica e cinema d’autore. Questo ha comportato che già nel pomeriggio ci fossero più visitatori rispetto alla media e ciò ha consentito di rendere viva la mostra anche la sera, realizzando un orario continuato dalle 10.00 alle 23.00 che ha permeso ai visitatori della mostra anche di seguire gli spettacoli. Una scelta che si è rivelata vincente, grazie ad un cartellone di alto livello che ci ha consentito anche di risparmiare molte risorse. Un trend sul quale vorremmo continuare per il futuro, con eventi che possano coinvolgere anche un maggiore numero di spettatori, visto che quest’anno gli ingressi erano contingentati per via dell’emergenza Covid19.   

D.Sembra confermato che non ci sarà il ritorno nella storica sede di Palazzo Vagnotti, quindi la prossima edizione si terrà ancora una volta al centro congressi Sant’Agostino ampliando gli spazi. Cosa vi ha indirizzato in tal senso ?

R.Vedremo per il futuro quali saranno anche le intenzioni dell’amministrazione. Personalmente credo che il Centro Congressi Sant Agostino si sia rivelato una scelta molto appropriata, splendida e di grande rilievo storico artistico e per il futuro potremmo anche pensare di estendere la mostra anche al piano superiore della struttura. Inoltre abbiamo un allestimento già fatto che potremmo riutilizzare, gli spazi esterni si prestano perfettamente per gli eventi all’aperto, l’ubicazione è abbastanza comoda con un ampio parcheggio a pochi metri di distanza, senza dimenticare che la storica sede di Palazzo Vagnotti ospita anche due istituti scolastici. Aspetto che mal si combina con le esigenze degli istituti stessi e della mostra.

D.Per concludere non possiamo certo dimenticare che il livello delle opere esposte era oggettivamente molto alto, avendo visitato la mostra posso dirlo senza tema di smentita. Ma quello che mi incuriosisce è come siate riusciti nelle condizioni attuali,  ad assemblare tanti oggetti di tale pregio ?

R.Il merito è da attribuire senz’altro al grande lavoro svolto da Furio Velona, il direttore scientifico della mostra che è riuscito anche a vincere le perlessità degli antiquari stessi, i quali hanno poi finito col portare alla manifestazione pezzi di altissimo pregio . Cortona Antiquaria, lo voglio ricordare, è la mostra antiquaria più antica d’Italia e noi abbiamo lavorato per dare continuità a questo evento, in assoluta controtendenza rispetto agli altri eventi analoghi in Italia. I risultati straordinari ottenuti, dimostrano le capacità organizzative di questa amministrazione e colgo l’occasione per ringraziare, l’ufficio Cultura, Cortona Sviluppo e l’ufficio stampa per il grande lavoro svolto