Distretto rurale Toscana sud: i principi del bando per le imprese. Assessore regionale Ciuoffo, “Dieci milioni per forte stimolo al territorio”
“Con questi 10 milioni vogliamo stimolare la domanda di investimento sulle priorità in grado di costituire un vantaggio competitivo durevole, che consenta al sistema produttivo del Distretto rurale della Toscana del Sud di adattarsi ai continui cambiamenti del sistema economico e dei mercati internazionali. Saranno privilegiati, in questo senso, i progetti di investimento in ricerca e sviluppo, con forte orientamento al mercato e alto grado di innovazione”. L’assessore alla attività produttive Stefano Ciuoffo sottolinea il valore del bando che uscirà a metà aprile e che potrà contare su una dotazione complessiva di 10 milioni di euro: 5 milioni per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo industriale, ed in particolare quelli coerenti con la strategia Industria 4.0, e altri 5 sotto forma di fondo rotativo per la concessione di prestiti con procedura a sportello per investimenti coerenti con le priorità tecnologiche della RIS 3 e premialità per Industria 4.0. A queste risorse, va ricordato, si aggiungono altri 5 milioni destinati alla produzione e trasformazione dei prodotti agricoli, portando a 15 milioni il totale disponibile per il l’intero Distretto.”Sono risorse importanti per il territorio e le sue imprese – spiega Ciuoffo -, un intervento in linea con la ‘Strategia di ricerca e innovazione per la smart specialisation in Toscana’ ed inserito all’interno del Por Fesr 2014-20. Puntiamo a finanziare i progetti legati alle priorità tecnologiche indicate dalla RIS3: ICT e fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologie”.
I principi del bando: i progetti candidabili, i beneficiari
La delibera approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta ha fissato i principi fondamentali del bando. Le imprese potranno candidare solo progetti contenenti una componente di investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), già presentati dalle stesse al Ministero delle politiche agricole e forestali, nell’ambito della procedura per il finanziamento dei contratti di distretto (decreto ministeriale del 60690/2017), che siano risultati compatibili con la programmazione regionale. Invece, per l’accesso al fondo rotativo, le imprese possono già presentare domanda, fino al 31 maggio 2019, a Fidi Toscana.Per quanto riguardo i beneficiari, potranno partecipare le imprese operanti in tutti i settori economici. L’aiuto verrà concesso nella forma del contributo in conto capitale a fondo perduto ed il valore massimo (in percentuale rispetto al costo ammissibile) dipenderà dalla dimensione: micro e piccola impresa 40%, media 30%, grande 20%. Nel caso di progetti coerenti con la strategia Industria 4.0 l’aiuto viene aumentato del 5%.
Le spese ammissibili
Saranno ammissibili le spese per personale, per strumenti e attrezzature, per fabbricati e terreni, della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca. I progetti potranno avere una durata massima di 24 mesi. Inoltre è previsto l’obbligo di mantenimento dell’occupazione per tutta la durata del progetto, pena la revoca del contributo in misura proporzionale alla riduzione dei livelli occupazionali. Qualora la riduzione di questi superi il 30% il contributo sarà revocato. Il bando prevede criteri di premialità, relativamente ai punteggi assegnati, nel caso di rispetto dei principi di parità e non discriminazione, sviluppo sostenibile e impatto occupazionale.
Infine la delibera, per potenziare l’efficacia dell’intervento a supporto dei contratti di distretto, prevede anche la costituzione di una riserva di 5 milioni di euro a valere sulla dotazione del fondo rotativo (Azione 3.1.1 a1 POR FESR 2014-2020) già disponibile presso il gestore Toscana Muove, per la concessione di prestiti alle imprese appartenenti al Distretto rurale della Toscana del Sud (già aperta la presentazione delle domande, fino al 31 maggio 2019).