Economia circolare: ottimi risultati per l’Italia

Aumenta la sensibilità verso le tematiche ambientali in Italia, con risultati assolutamente soddisfacenti e superiori anche a quelli di Francia, Germania e Spagna. Vediamo quindi più nel dettaglio la situazione attuale relativa a questo aspetto sempre più importante per diverse ragioni, prendendo in considerazione i dati raccolti nel Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia del 2020, realizzato dal CEN (Circular Economy Network).

I risultati del Rapporto del CEN

Per stabilire qual è l’economia circolare complessivamente migliore, gli autori del Rapporto hanno preso in analisi cinque settori specifici, assegnando un punteggio per ogni indicatore; nello specifico, sono stati analizzati i seguenti aspetti: produzione, consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde e innovazione e investimenti. La nostra economia risulta essere infatti quella con il minor consumo di materia e con il più alto valore economico generato per unità di consumo di materia; per ogni chilogrammo di risorsa consumata, infatti, vengono generati 3,5 euro di PIL.

Il contributo dei giovani

Il crescente interesse verso la tutela dell’ambiente dimostrato dalle fasce più giovani della popolazione è lo specchio di un contributo prezioso che non deve arrestarsi. Le nuove generazioni stanno infatti dando il loro apporto positivo alla causa, indirizzando anche le imprese verso una nuova concezione di economia, che ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile. Ciò implica dunque un utilizzo molto più consapevole e attento delle risorse naturali e una tendenza alla cooperazione, più che alla competizione; tali concetti sono messi oggi in campo da sempre più giovani imprenditori, che stanno facendo della tutela dell’ambiente il loro punto di forza.

Sostenibilità ogni giorno

L’impegno verso l’ambiente deve essere costante e portato avanti giorno per giorno, anche nel proprio piccolo. Per questo motivo è fondamentale adottare uno stile di vita che sia realmente sostenibile, avendo alcuni accorgimenti precisi. Farlo è più semplice di quanto possa sembrare: basta ad esempio informarsi e scegliere una fornitura di energia green tra quelle a disposizione dell’utente, consultando una guida come quella sul mercato libero della luce di VIVIgas, ad esempio, che chiarisce bene alcuni punti. Anche la spesa alimentare è cruciale in quest’ottica: per una spesa sostenibile bisogna evitare prodotti fuori stagione o eccessivamente imballati, prediligendo invece quelli sfusi e provenienti da colture e allevamenti biologici. Attenzione anche all’uso dell’automobile: meglio preferire veicoli dal minore impatto ambientale, ossia elettrici o ibridi, o in alternativa biciclette e monopattini; anche il car pooling e il car sharing rappresentano delle ottime soluzioni green per i trasporti a breve e lungo raggio.