Elezioni suppletive per la Camera : il candidato del centrodestra unito Tommaso Marrocchesi Marzi a Sarteano con l’on. Picchi (Lega) si impegna per il territorio: “se sarò eletto costruirò una sorta di comitato locale che faccia da trait d’union tra le esigenze del territorio e il Parlamento in modo che io le possa sapere subito”. Di fronte a una cinquantina di persone Marrocchesi non ha risparmiato critiche a Letta e ha avuto modo di rispondere alle tante domande postegli, dalla valorizzazione della Giostra del Saracino al rilancio delle terme di Chianciano, da una fermata dell’alta velocità stabile al recupero dei piccoli ponti “crollati” come quello in Val d’Orcia “Il ponte delle nove luci” fino al no al Carbonizzatore in Val di Chiana
Di Leonardo Mattioli
Nonostante la leggera pioggia, fastidiosa, la gente accorsa ieri sera a Sarteano, di fronte al Bar centrale ,per sentire il candidato del centrodestra unito alle elezioni suppletive per un seggio alla Camera lasciato libero dal dimissionario Padoan (Pd) nominato al vertice di Unicredit, non si è scoraggiata .Tirando fuori ombrelli e riparandosi sotto tendoni improvvisati ha seguito passo passo Tommaso Marrocchesi Marzi , candidato da tutto il centro destra per quel seggio. Ad ascoltarlo una nutrita rappresentanza della Lega locale con Elisabetta Valenti , Stefano Giorni e Livia Castellana in testa (a parte l’on. Guglielmo Picchi, commissario provinciale del Carroccio, che è diventato in questi giorni la sua ombra ), un partecipata delegazione del circolo di Fratelli d’Italia guidata da Piero Andreini e da Giampiero Teodoli, Elisabetta Pallecchi di Forza Italia, Rita Fiorini di “Coraggio Italia”, Paolo Bartali e Gianna Buraschi di “Toscana civica” . Marrocchesi ha tenuto molto a ricordare la sua territorialità e il suo attaccamento alla comunità dove è nato e dove è cresciuto. Guida a Gaiole in Chianti una azienda vitivinicola che da 5 generazioni appartiene alla famiglia. Il suo primo cognome poi è un brand : il ceppo dei Marrocchesi, rammenta, è di Rosìa da sempre. Più cittadino della provincia di Siena di così è impossibile. Per questo considera Enrico letta quasi un “alieno, catapultato dall’alto; chissà perché non si è candidato nell’altro collegio rimasto libero per le dimissioni di una 5stelle, quello di Primavalle a Roma? Ma lì rischiava troppo. Qui invece ha più possibilità perché la provincia di Siena è considerata la più ‘rossa’ d’Italia”.”Voglio spezzare la catena del potere clientelare del Pd che ha portato – ha insistito Marrocchesi entrando nel merito della sua campagna elettorale – abbandono e degrado, spogliando e mortificando la nostra terra. Se eletto costruirà una sorta di comitato locale che recepisca subito i problemi locali per farmeli conoscere immediatamente quanto sarò in Parlamento. Voglio essere la cinghia di trasmissione tra il nostro territorio e il parlamento”. Ha ironizzato sul fatto che l’altro ieri il candidato del centrosinistra Enrico Letta non si sia presentato a un appuntamento in Confagricoltura con altri candidati: “abbiamo messo al suo posto un cartonato che lo raffigura ma Letta non si è materializzato – ha scherzato Marrocchesi – evidentemente non ha appreso molto da uno dei suoi maestri, Romano Prodi, quando faceva delle sedute spiritiche per cercare di individuare la ‘prigione’ di Aldo Moro” rapito dalle Brigate Rosse”. Rispondendo alle domande il 55enne Marrocchesi ha mostrato anche di essere preparato non solo sulle questioni locali che conosce a fondo ma anche su quelle di dimensioni nazionali con particolare riguardo all’economia, alla finanza e alla scienza. Non a caso tra i suoi 8 punti prioritari c’è quello per la realizzazione a Siena del “Distretto della scienza e della vita: un polo che sviluppato – ha spiegato – attrae intelligenze e non inquina. Come bisogna stare attenti e pronti a battersi perché non passi l’ipotesi di un polo universitario Pisa-Firenze a scapito di Siena. Ci scipperebbero le eccellenze”. Scendendo poi sul particolare del territorio Marrocchesi ha convenuto che , per esempio, l’eccellenza che ha Sarteano e cioè la Giostra del Saracino andrebbe rilanciata con una grande promozione di comunicazione; che le terme di Chianciano devono essere assolutamente messe in grado di attrarre sempre più turisti. Poi in breve ha elencato i punti prioritari del suo programma che partono dalla difesa del Monte dei Paschi (“no allo spezzatino, si alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro”) per passare dallo sviluppo delle eccellenze del territorio (agroalimentare, industria, artigianato e polo delle scienze e della vita) e dalla digitalizzazione del territorio fino alla elettrificazione della linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi, alla fermata dell’Alta Velocità-Media Etruria per connettere meglio il territorio con un interscambio con treni regionali e auto. Molta attenzione anche sulla tutela del paesaggio e dell’ambiente combattendo i “tentativi maldestri del Pd come quello di mettere nel sito Unesco della Val d’Orcia il deposito di scorie nucleari e un carbonizzatore nella Valdichiana”. Altro tema importante quello del turismo da rilanciare anche attraverso il termalismo. E poi la ‘ricostruzione’, capitolo importante della campagna elettorale di Marrocchesi a partire dal ponte delle “Nove luci” in Val d’Orca crollato anni fa e rimasto ‘spiaggiato’ fino ai cantieri perenni sulla Siena-Grosseto. Infine punta molto sull’attenzione da dare ai borghi minori dell’Amiata e al suo parco con un corretto sviluppo della geotermia.