Emergenza fauna selvatica: Massimo Mori , ex dirigente provinciale FdI,” risorsa o dramma?”

Da Massimo Mori, ex dirigente FdI, riceviamo e pubblichiamo

“Caprioli e cinghiali la catastrofe degli agricoltori, ogni anno in primavera i caprioli si cibano dei germogli delle  viti pregiudicando così un anno intero di lavoro; gli agricoltori onde evitare il disastro hanno cominciato a recintare le vigne e così hanno cambiato anche il paesaggio: la stessa cosa avviene con i cinghiali che invece intervengono a uva matura, senza contare le piantagioni di mais che in poche notti radono al suolo, ma anche grano etc. E la regione Toscana? Boh, pensano, studiano e spendono ma non per coprire i danni, solo per la cosiddetta ricerca.Tanto per non farsi mancare nulla, ci sono poi gli incidenti stradali, che non sono pochi, alcuni anche gravi e talvolta, quando un mezzo è finito fuori strada, magari anche con un morto. Non sappiamo perché, ma forse avvenuto per evitare l’impatto con uno di questi animali. E la regione Toscana? Boh, ancora pensano ,studiano e spendono, ma non per pagare i danni. Alla fine arriviamo al problema lupi e ibridi: qui i danni sono di una pesantezza e di una drammaticità ormai intollerabile, e la regione toscana? Boh! Resta talmente lontana dal problema che si permette pure di fissare appuntamenti con il mondo degli allevatori e poi non di rispettarli, come avvenuto recentemente nel comune di Asciano. Ormai però non è più possibile attendere, il rischio è troppo elevato ed è quello legato alla disperazione che quasi mai ha risposte semplici e condivisibili.Che fare? I nocivi, i predatori stanno minando due dei comparti economici più importanti della nostra provincia, tutto il mondo agricolo  e quello degli allevamenti. Badate bene :  nel complesso si parla di oltre diecimila aziende,  unici veri protettori del territorio, il quale tornerebbe a essere semplicemente foresta, inaccessibile, impenetrabile e schifosa da vedere. Quanto siamo lontani da questo scempio? Non credo molto e allora? Cosa aspettiamo a prendere decisioni di tipo razionale? A smettere di spendere senza fare? Penso che con questa regione, con questi uomini al comando non sia possibile far nulla: è l’interpretazione dei problemi che fa la differenza, tra chi mette al primo posto l’uomo, l’uomo che lavora con i suoi diritti e doveri, e chi invece mette al primo posto l’animale che gli procura il danno. Al momento prevale la difesa dell’animale e poco importa il danno che produce, tanto chi sta al fresco in estate e al caldo in inverno,  prendendosi un lauto stipendio cosa ne può risentire se i lupi attaccano le pecore?Alla fine però pagheremo tutti un caro prezzo per questo modo di fare:  così come chiudono le aziende che non sopportano il peso delle tasse, chiuderanno le attività anche le aziende agricole e gli allevamenti e allora cosa accadrà dei nostri territori e ci sarà il normale ricambio generazionale?No, non esisterà alcun ricambio generazionale perché nessuno è disponibile a lavorare senza guadagnare e poco che sia un posto di lavoro in Germania, in Austria, in Francia Spagna o Portogallo, i nostri giovani riusciranno  a trovarlo, abbandoneranno le nostre terre, che rimarranno povere di lavoro, ricche di degrado e di predatori che però non avranno più nulla da predare. Vogliamo questo? Allora che la sinistra continui a guidare la regione e questo avremo.Oppure invece si sceglie la strada più semplice e meno costosa ma risolutiva : si abbattono i predatori e i nocivi, a me questa soluzione piace, ai pastori e gli agricoltori pure, pensiamoci.”