Emergenza lupi : Massimo Mori (ex dirigente FdI), “ancora stragi di pecore, ancora rabbia e disperazione”

Da Massimo Mori, ex dirigente di FdI della provincia di Siena, riceviamo e pubblichiamo

“Questa volta è toccata ad Asciano sempre in provincia di Siena,  località la Pievina, oltre dieci gli animali uccisi, danno enorme, ma oltre il danno, la rabbia, la costernazione e il forte senso d’impotenza, insomma alla fine per farla breve è accaduto che, le pecore erano quasi tute gravide, quindi se consideriamo l’agnello che doveva nascere, il latte andato perduto e il costo per lo smaltimento delle carcasse poco ci vuole a immaginarsi la rabbia dei fratelli Carta, che hanno visto tale disastro avvenuto a circa 50 metri da casa loro.E ora? Che cosa pensano di fare gli illustri comandanti della politica toscana? Diranno agli agricoltori che non è colpa loro, che non possono andare oltre le leggi nazionali, e così semplicemente senza durare alcuna fatica se ne laveranno le mani come sempre hanno fatto.Però noi non ci stiamo, la cosa non ci piace per niente, e rispondiamo a questi signori, quelli che si sentono ormai padroni della Toscana e quindi anche della nostra provincia, che saremo a fianco di questi allevatori e con loro anche a fianco degli agricoltori che continuamente subiscono danni da parte della fauna selvatica.Sinceramente siamo anche meravigliati di un altro fatto, è possibile giustificare che la magistratura, le forze dell’ordine si affannino come fanno verso coloro che rubano nelle abitazioni o nelle aziende, e che nessuno si ponga il problema dei furti all’agricoltura? Persone brutte, sporche e cattive? No signori, sono persone alle quali fa giorno molto presto, quando voi vi alzate e prendete il vostro cappuccino la loro giornata è cominciata da molte ore, sono persone che vivono una vita lavorativa fatta di grandi sacrifici, persone che si affezionano ai loro animali, persone che rispettano la natura in tutta la sua integrità, che vivono del loro e che non chiedono nulla, ma ora basta, sono stanchi e disturbati.Io non sono un pastore, ma lo fossi, senza crearmi alcun problema agirei in proprio, ma questo non si può fare perché il lupo è animale protetto, bene e l’uomo? No quello no il lupo se ne potrebbe anche nutrire senza creare scalpore, possiamo accettare questo come un ragionamento logico?Penso sia il momento di dire davvero basta, penso che alle prossime elezioni regionali quei signori, tanto invaghiti dal becero animalismo e ambientalismo, devono assolutamente andare a casa, pena l’abbandono dei nostri territori, e poi la strada verso gli incolti e gli incendi sarà assolutamente inevitabile.Perché questo accadrà se le nostre campagne saranno abbandonate, nel solo territorio della provincia di Siena esistono ben oltre diecimila aziende agricole alcune migliaia di allevatori, ma se non vivono, se saranno costretti ancora a subire danni, se ancora dovranno pagare anche i costi per lo smaltimento, queste persone smetteranno e allora sarete voi che dovrete preoccuparvi di come fare a trovargli la possibilità di avere una fonte di reddito.Qualcuno potrebbe domandarmi, te cosa faresti? La mia risposta è assolutamente semplice, io adotterei la cura del piombo e sono convinto che funzioni molto meglio di tutti i vostri strampalati ragionamenti e costosissime ricerche”.