I 10 comuni della Valdichiana senese sono  scesi in campo per chiedere la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2025 con il progetto, ancora da definire, “Ecosistema Culturale”. Una sfida difficile che è partita di fatto da Sarteano e che via via interesserà tutti gli altri 9 comuni. Se il traguardo dovesse essere raggiunto  dal Ministero della Cultura ci sarà 1 milione di euro di contributo

Di Leonardo Mattioli

L’unione dei  10 comuni della Valdichiana senese lo aveva annunciato e oggi ha fatto partire di fatto da Sarteano, sede amministrativa dell’unione stessa, il  cammino per definire il progetto da sottoporre al Ministero della Cultura per poter partecipare alla candidatura di “Capitale Italiana della Cultura 2025”. Una candidatura ,che se accolta e che se poi dovesse vincere, porterebbe all’Unione un contributo di 1 milione di euro, una cifra enorme che servirebbe a migliorare la qualità della vita dei circa 65 mila cittadini della Valdichiana sotto tutti i profili. La Valdichiana, in effetti come ha ben rimarcato il sindaco Francesco Landi, è una “città diffusa” in 10 comuni racchiusi in 800 chilometri quadrati. “Una sfida difficilissima” come ha detto lo stesso Landi oggi alla riunione con tutti i rappresentanti delle associazioni sociali, culturali e musicali, con le contrade e il comitato della Giostra, con la Proloco, con esponenti di tante organizzazioni private. Insomma la comunità di Sarteano che per prima ha avuto il compito di ascoltare e poi di avanzare suggerimenti ed esprimere opinioni anche critiche. Cosa  questa che verrà ripetuta in tutti gli altri 9 nove comuni fino al 23 maggio quando ci sarà una sorta di “reunion” per cominciare a tirare le fila di questo progetto alla base del quale c’è un comitato scientifico coordinato dal prof. Filippo Del Corno che ha già individuato il “fil rouge” tra i 10 comuni  che è l’”Ecosistema culturale”.Come è stato fatto presente dai coordinatori del progetto  Lorenzo Bui e Laura Fatini della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte è importante ora sentire tutte le associazioni e organizzazioni pubbliche e private dei comuni interessati per arrivare alla fine a stilare un dossier da presentare entro il prossimo ottobre. E’ toccato poi ad Alessio Biancucci, sempre della Fondazione, presentare in anteprima il logo dell’iniziativa predisposto da Pangea di Andrea Innocenti. Pertanto una volta individuate le caratteristiche di un ecosistema culturale, occorrerà riconoscerne la presenza nel contesto attuale del territorio e progettarne uno sviluppo sistemico positivo. “Sono i passi necessari  -hanno detto Bui e Fatini -per un’efficace costruzione della candidatura della Valdichiana Senese a Capitale Italiana della Cultura 2025”. “ Un ecosistema si costituisce, secondo le scienze naturali, di un insieme di componenti biotici (organismi viventi) e abiotici (elementi non viventi), la cui interazione produce – è stato detto – equilibrio dinamico; tanto più elevato è il livello di biodiversità di un ecosistema tanto più questo risulta sano, stabile e resiliente. Si può quindi definire ecosistema culturale un insieme di componenti materiali (beni artistici, architettonici, paesaggistici, urbanistici, rurali) e immateriali (immaginazione creativa, sapere scientifico, competenza artigianale), la cui interazione mantiene una condizione di equilibrio dinamico in cui convivono tutela, valorizzazione e sviluppo, e nel quale la preservazione di un alto tasso di biodiversità culturale promuove le migliori condizioni di benessere complessivo e condiviso per la comunità che lo abita”. Il progetto di candidatura della Valdichiana Senese individua linee di intervento necessarie per realizzare la programmazione delle iniziative del territorio qualora all’Unione dei Comuni venga riconosciuto il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025, e utili, indipendentemente dall’esito della candidatura, per adottare un piano strategico di politiche culturali integrate per il territorio, su modello di quanto viene già attuato in ambito socio-sanitario e urbanistico. Tali linee di intervento sono veri e propri indirizzi di progettazione culturale, destinati ad essere elaborati in programmi concreti .