I “Grandi dell’Amiata”: Baldassarre Audiberti, un uomo toccato da misticismo. Chiamato dalla gente del 1847 l’”Omu Bònu” o anche “il Santo delle croci”
Di Antonio Pacini
Uno strano personaggio si aggira per l’Amiata verso l’anno 1847. E’ l’ “Omu Bònu” così chiamato dalla gente del posto, è il “Santo delle Croci” di cui si è perpetuata la memoria. Audiberti veniva da lontano, forse dalla Francia, da Vercelli oppure da Arezzo, e predicava edificando croci nei luoghi significativi dove passava. Ve ne sono ad Arcidosso, ad Abbadia San Salvatore ed in molti altri luoghi del centro Italia. Ad Abbadia ne ha realizzate almeno quattro ma la più suggestiva è senz’altro “La Croce di Bargiacca”. Questa croce per la verità non è stata attribuita ufficialmente a lui in quanto non ci sono fonti documentali che lo dimostrino e più che altro perché ben pochi se ne sono occupati. Tuttavia già il toponimo “Bargiacca” ci ricorda il nome “Baldassarre” ed anche la data scolpita sul basamento in peperino corrisponde al periodo in cui il viandante sarebbe stato presente sull’Amiata. Tale Croce non la conosce quasi nessuno e non nascondiamo al lettore che abbiamo un po’ di apprensione a parlarne perché certi luoghi non devono essere disturbati ed è meglio che siano conosciuti da pochi. Si trova in uno dei posti più sperduti della montagna, al confine tra il castagneto e la faggeta, in un luogo difficilmente raggiungibile se non dotati di buon allenamento. D’altronde le croci segnano confini, anche tra il regno terrestre e quello celeste. Cosa ci avrà visto Baldassarre in quel luogo? Chissà; ma è vero che lassù si avverte qualcosa di particolare, un senso di solennità. Di tutte le croci dell’Audiberti quella di Bargiacca è una delle ultime ad essere rimaste in legno, in quanto quasi tutte le altre centinaia sono ormai state rifatte in ferro. Qualche devoto arriva ancor oggi fino al suo cospetto a pregare e a fare offerte, come ci dimostrano dei lumini sempre accesi. Di Audiberti ne parla Hutton nella sua “Toscana Sconosciuta” ma ce lo ricorda anche una filastrocca che lo dipinge in una veste tutt’altro che santa. Tale filastrocca recita, a grandi linee, così:
“Baldassarre Audiberte,
magna beve e si diverte”
In “Toscana Sconosciuta” invece la signora Angelina accompagna il romanziere inglese Hutton per i boschi insieme a ser Vanni e lungo il cammino fanno una deviazione per raggiungere la croce di Baldassarre. Sor Angelina parla così di Baldassarre: “Ascolti Signore, c’era una volta un uomo, non dico vero messer Giovanni? Mio Dio non ne vedremo mai un altro uguale. Sia che fosse per malattia o per pazzia, per il Maligno o per qualcosa di simile Baldassarre era migliore di qualsiasi prete in Toscana. Se eri malato a lui non bastava che sfiorare la tua fronte con le sue labbra ed eri sano. E pensare che è morto quando io ero ancora una giovane signorina. Anche io l’ho visto. […] non avevo ancora tre anni allora e vedendomi sofferente mi dette da bere dell’acqua che portava sempre nella bottiglia ricoperta di vimini e in un istante mi sentii subito bene. Se il Signore mi crede non ho più avuto una malattia da allora”. Sora Angelina aveva sessantatré anni. Nel suo racconto si fa cenno ad un’acqua, attinta da una sorgente segreta. Che sia stata questa la causa dei tanti miracoli attribuiti al sant’uomo? Sicuramente era un grande personaggio, toccato dal misticismo da cui sono stati colti altri grandi personaggi dell’Amiata. Secondo la ricercatrice Claudia Cinquemani il soprannome Omo Bònu richiama, effettivamente, al termine francese “bonhomme” attraverso il quale un tempo si distinguevano gli eretici. A volte nei pressi della Croce di Bargiacca l’immaginazione porta quasi ad intravederlo ancora, intento a meditare in solitudine o a curare, come si narra, le malattie dei cari di coloro che si recano in pellegrinaggio presso di lui. Alcuni lo ritengono un annunciatore, un uomo santo dotato di chiaroveggenza venuto a preparare le genti al nuovo Cristo, che sarebbe David Lazzaretti. Infatti egli si trovava sull’Amiata anche prima del 1840 ma non si sa bene quando. Lazzaretti nacque nel 1834. Era forse un santo, un ingannatore, un mistico, un donnaiolo, uno scroccone? Forse il confine tra il bene ed il male è molto sottile ed a volte anche il più empio degli uomini può essere raggiunto dalla voce di Dio. Nel luogo in cui sorge la Croce di Bargiacca il confine con l’Alto Regno è più sottile e forse anche l’uomo più dissoluto, dopo tanto errare, può ivi ritrovare la via. Sarà ciò che è successo a Baldassarre?