Il 19 gennaio, con la Fiera di Sant’Antonio, Torrita di Siena celebra le sue radici rurali e l’economia agricola del territorio

Il 19 gennaio, nel Centro Storico e nell’area Giardini, Torrita di Siena festeggia Sant’Antonio con la tradizionale fiera, che quest’anno si svilupperà nel Centro Storico e nell’area Giardini, quindi con una nuova disposizione logicistica, consentendo così di fruire nel modo migliore dei tantissimi appuntamenti organizzati nel quadro di questa grande festa. Quella di Sant’Antonio è una duplice celebrazione, che oltre ad onorare il santo vuole anche ricordare e ribadire l’antico legame che ha questo territorio con le sue radici contadine. Infatti, a Torrita di Siena, questa fiera vanta origini lontanissime, di documentate origini medievali, quando il borgo diventava in questa occasione il luogo di incontro tra venditori e acquirenti di bestiame, come anche centro di contrattazione economica agricola per gran parte della Val di Chiana e della Val d’Orcia. Del resto, la figura di Sant’Antonio Abate, da non confondere con il santo di Padova, ha da sempre il titolo di santo patrono dei macellai, dei contadini e degli allevatori; ma forse è anche più noto come protettore degli animali; non a caso viene sempre rappresentato con un maialino al guinzaglio. E proprio dal grasso dei maiali veniva anticamente ricavato un unguento in grado di lenire le sofferenze causate dal cosiddetto fuoco di Sant’Antonio (Herpes Zoster).A Torrita di Siena, per l’intera giornata del 19 gennaio, avranno luogo moltissimi appuntamenti, tutti in qualche modo derivanti alle tradizioni contadine, ma incentrati anche ad alcuni aspetti della moderna agricoltura, come anche al divertimento semplice e sano.“In un momento come questo, in cui l’agricoltura e il comparto dell’allevamento soffrono di enormi difficolta a causa di problematiche interne e internazionali” – dice Roberto Trabalzini, assessore all’Agricoltura – “una fiera come la nostra, al di là del mero momento di incontro e di leggerezza, vuole anche essere un segnale di supporto ad un’economia che continua a caratterizzare il nostro presente culturale ed economico. Preservare e valorizzare le nostre tipicità” – prosegue Trabalzini – “è una sfida che può rivelarsi vincente proprio grazie alle diversità di qualità offerte dal nostro territorio, che può così emergere ed avere visibilità nel panorama fin troppo omogeneo e appiattivo delle produzioni agricole e zootecniche mondiali”.In ambito espositivo e documentale, oltre alla XXV edizione della Mostra del bestiame selezionato della Valdichiana e alla XXIV Expo “il Mondo Economico e Produttivo”, sono in agenda una esibizione di spezzatura del maiale e il convegno “Toscana, terra di biodiversità”. Inoltre, attività ludico-didattiche per bambini, come “Gli animali raccontano…”, alla biblioteca Soffia Sogni e una passeggiata con il Pony; per tutti, invece, una passeggiata a 6 zampe, alcune visite guidate gratuite del Centro Storico, una Caccia al Tesoro in Fiera, stand gastronomici e il Pranzo in Cripta (su prenotazione). Non mancherà, ovviamente, la classica benedizione degli animali.