Il comune di Cortona dedicherà una strada alla memoria di monsignor Dante Sandrelli, già vescovo di Formosa, in Argentina, originario del paese di San Pietro a Cegliolo

Il comune di Cortona dedicherà una strada alla memoria di monsignor Dante Sandrelli, già vescovo di Formosa, in Argentina, originario del paese di San Pietro a Cegliolo. L’amministrazione comunale cortonese darà, quindi seguito alla mozione del 12 novembre 2004, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, presentata dall’allora consigliere di minoranza, Luciano Meoni, con la quale si chiedeva di dedicare la via principale di San Pietro a Cegliolo alla figura del vescovo scomparso. La strada, indicata dagli stessi residenti nel luogo, è quella che conduce dalla sr 71 Umbro casentinese alla chiesa del paese.«Si tratta di una dedica e non di un’intitolazione – precisa il sindaco di Cortona, Luciano Meoni -. L’intitolazione avrebbe creato notevoli disagi ai residenti, i quali avrebbero dovuto rinnovare i loro documenti d’identità ed essere costretti a una lunga trafila burocratica. In questo modo, non avranno alcun disagio. La data della cerimonia – prosegue Meoni – è ancora da stabilire. Sarà nostra cura invitare le autorità religiose, prima fra tutti il vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, monsignor Riccardo Fontana. Ricordare la figura di monsignor Dante Sandrelli è doveroso. Per 48 anni ha dedicato il suo impegno in favore delle persone più disagiate, aiutando popoli meno fortunati del nostro e tenendo alto il nome di Cortona e di San Pietro a Cegliolo. Quella mozione, che presentai nel 2004 come consigliere comunale di minoranza, e che fu approvata all’unanimità, è rimasta inapplicata per troppo tempo. Adesso è giunto il momento di colmare questa lacuna». Monsignor Dante Sandrelli nacque a Cortona il 6 giugno del 1922. Ordinato sacerdote da monsignor Giuseppe Franciolini il 27 giugno del 1947, operò nell’allora diocesi di Cortona nell’ambito dell’Azione cattolica e della pastorale giovanile, ricoprendo anche l’incarico di vicerettore del seminario. Nel 1950 lasciò l’Italia e si stabilì a Resistencia, in Argentina, a 15 chilometri da Formosa (nel nord del Paese), dove svolse 26 anni di ministero sacerdotale. Nominato vicario generale della diocesi di Roque Saenz Pena, nel Chaco argentino, collaborò alcuni anni con il vescovo, già anziano e malato. Nel 1976 papa Paolo VI lo elesse vescovo di Formosa, nel nord del Chaco, diocesi istituita nel 1957 con una superficie che copre tutto l’omonimo stato. Nel 1997, per raggiunti limiti di età, Sandrelli rinunciò alla diocesi; le sue dimissioni furono accettate dal papa Giovanni Paolo II nel gennaio del 1998. Da quella data il vescovo emerito di Formosa si trasferì a Cuba, presso il santuario nazionale mariano della Madonna della Carità del Cobre, a circa venti chilometri da Santiago de Cuba, dove rimase fini primi mesi del 2002.Ѐ mancato domenica 8 dicembre 2002, a Buenos Aires, Pochi mesi prima di morire, era tornato in vista a Cortona e, nonostante le già precarie condizioni di salute, aveva preferito ripartire per l’Argentina, sempre allo scopo di aiutare il prossimo.La sua salma è stata tumulata nella cattedrale di Formosa.Meoni conclude: «Come sindaco di Cortona ho voluto portare a termine questa procedura, dando il giusto rispetto alle istituzioni. Le mozioni, una volta approvate, devono avere il loro corso e non devono rimanere lettera morta».