Il Consorzio 2 Alto Valdarno, impegnato a conciliare le esigenze di sicurezza idraulica con lavorazioni  rispettose dell’ecosistema fluviale, illustra i suoi metodi alla Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli

La manutenzione gentile come modus operandi: il Consorzio 2 Alto Valdarno, fin dalla sua nascita (nel 2014), per la manutenzione ordinaria del reticolo, ha adottato metodiche   poco invasive e rispettose degli ecosistemi che impreziosiscono i 6.500 km di corsi d’acqua presenti nel comprensorio. E forse le caratteristiche stesse del territorio, articolato in 3 province e 54 comuni, hanno incoraggiato l’utilizzo di  pratiche green. Niente tagli nella stagione della nidificazione e dello sviluppo dei piccoli, se non in casi di reale rischio idraulico; ridotto utilizzo dei mezzi meccanici; massima cura nella conservazione della biodiversità con preferenza per le specie autoctone che hanno un comportamento capace di assecondare meglio  le necessità del corso d’acqua . La Presidente del CB2 Serena Stefani ha rapidamente disegnato le coordinate operative all’interno delle quali si muove il Consorzio a Daniela Burrini, Presidente della LIPU di Firenze, e a Laura Bonanno, delegata della Lipu di Pistoia. “Quando, in seguito all’ordinanza del commissario di governo, siamo stati obbligati ad effettuare gli interventi nel periodo della nidificazione, lo abbiamo fatto dopo aver consultato esperti ornitologi e aver impartito indicazioni specifiche agli operatori, inserendo nel progetto il comportamento da tenere nel rispetto dell’avifauna, proprio per vincolare le ditte a cui abbiamo affidato i lavori – ha aggiunto il Direttore Francesco Lisi -. Facciamo un grande sforzo anche per rinaturalizzare gli ambienti. Il nostro obiettivo è cercare di limitare le specie alloctone e la flora infestante in modo da garantire la sopravvivenza delle specie autoctone che contribuiscono, con le loro caratteristiche, a contrastare smottamenti e fenomeni erosivi”. La riunione si è conclusa con l’impegno del Consorzio ad organizzare, appena l’emergenza sanitaria lo consentirà, una sorta di eco-tour per mostrare le soluzioni adottate nelle differenti aree per rendere le lavorazioni eco-compatibili. Non solo.Tecnici, operai e ditte, nella loro attività sul reticolo, svolgeranno un costante monitoraggio del territorio, segnalando eventuali situazioni di difficoltà per attivare, attraverso la Lipu, un immediato avi-soccorso.