Interruzione progetto Acea a Chiusi: assessore Chianciano Rocchi, “importante la democrazia ed i processi partecipativi ad essa correlati. Soprattutto su progettualità di questo tipo, la cui attuazione ha riflessi su platee e territori più ampi di quelli direttamente interessati dagli interventi”

L’assessore all’ambiente del comune di Chianciano Damiano Rocchi ha scritto”

“Il proponente , l’Acea ,ha (in questa fase) rinunciato e lo avrà fatto sulla base di più motivazioni, tra le quali mi auguro, anche quelle relative alla lacunosità del progetto presentato, evidente ed evidenziata sotto molteplici aspetti anche grazie all’ottimo lavoro effettuato dai tecnici dei comitati partecipanti all’inchiesta pubblica.Oggi però non posso/possiamo certo esimerci dal fare alcune considerazioni di natura politico-amministrativa-sociale.Il tema ed il percorso seguito in questi ultimi mesi ha posto – se ve ne fosse stato bisogno – ancor più in evidenza quanto sia importante la democrazia ed i processi partecipativi ad essa correlati. Soprattutto su progettualità di questo tipo, la cui attuazione ha riflessi su platee e territori più ampi di quelli direttamente interessati dagli interventi.Mi auguro e come AC di Chianciano Terme ci auguriamo, che tutti i soggetti (istituzioni, cittadini, comitati, organi di stampa) che sono stati direttamente o indirettamente coinvolti dalla vicenda facciano davvero tesoro di questa esperienza e ne traggano il massimo insegnamento, riflettendo su quanto di positivo in termini di democrazia partecipativa è emerso, ma al contempo doverosamente anche di quegli che sono stati gli errori commessi.Errori questi a mio/ns avviso principalmente sui temi di tardiva condivisione con il comprensorio e gestione della comunicazione da parte delle istituzioni a cui è demandato il compito di guidare ed amministrare non solo i propri comuni ma un più ampio territorio, ma anche – da parte di alcune frange della cittadinanza – talvolta di un non adeguato rispetto delle regole dei procedimenti istituzionali e del “vivere civile” nei confronti di alcuni amministratori.Adesso dobbiamo tutti guardare avanti senza minimamente abbassare la guardia relativamente alla (nuova) progettualità che potrà essere proposta sull’area in oggetto, ma soprattutto su tutte le tematiche riguardanti gli aspetti ambientali che possano – in qualche modo – contrastare con le peculiarità ed il modello di sviluppo che si è dato il nostro territorio”.