La Guardia di Finanza di Chiusi , con l’ausilio della sezione aerea, ha individuato sulle pendici del Monte Amiata non lontano dal fiume Paglia una vasta discarica abusiva. Denunciata una persona per reati ambientali  

Lo scorso mese di maggio, nell’ambito delle azioni di presidio della tutela delle libertà economiche ed imprenditoriali, é stata data attuazione ad una fattiva sinergia tra il dispositivo terrestre (Gruppo di Siena e Reparti territoriali dipendenti) e quello aereo (Sezione Aerea di Pisa) della Guardia di Finanza, impiegando un elicottero tipo HH412C in dotazione al Corpo, attività che consentiva di effettuare una puntuale ricognizione, tramite mirati sorvoli operativi dall’alto, del territorio della Provincia di Siena.  In tale frangente i finanzieri della Tenenza di Chiusi Scalo avevano individuato, sulle pendici del Monte Amiata e non molto lontano dal fiume Paglia (affluente del Tevere), un’ampia superficie destinata al deposito/stoccaggio di copiosi materiali. Non escludendo la presenza di un deposito/stoccaggio di rifiuti non autorizzato e/o finanche di materiali inquinanti, dopo le riprese aeree è stato pianificato un intervento diretto che, per la peculiare materia e competenze, è stato eseguito con la preziosa collaborazione dei funzionari dell’A.R.P.A.T. (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), cioè l’Ente che, attraverso Strutture dislocate in ambito regionale, si occupa precipuamente di prevenzione e tutela ambientale. Giunti sul posto, gli intervenuti si sono trovati davanti una vera e propria discarica a cielo aperto del tutto abusiva; tutti i rifiuti, in evidente stato di abbandono e lasciati all’aperto ed esposti agli agenti atmosferici, erano posti sul fondo naturale del terreno, non impermeabilizzato e, quindi, senza alcuna precauzione per evitare eventuali dispersioni nell’ambiente circostante. È stato così rilevato che nell’area interessata dalla ricognizione aerea erano stoccati numerosi pallet in disuso (per un’estensione di circa 2.000 mq); la superficie sottostante tali materiali era ricoperta da materiale legnoso triturato e caratterizzata anche dalla presenza di un cumulo di terra e vegetali (circa 80 mc), ammassi di terra e legno, materiale plastico (circa 30 mc), nonché fusti di liquido, cataste di vetro, ferro, bombole vuote, estintori, etc. All’esito dell’accurato sopralluogo e di un’attenta ricognizione, sono stati esperiti gli accertamenti finalizzati ad individuare il responsabile del sito, il quale è stato anche chiamato ad assistere alla minuziosa catalogazione dei materiali; la persona è stata deferita alla locale Autorità Giudiziaria per le ipotesi delittuose di abbandono sul suolo di rifiuti non pericolosi e per aver realizzato deposito incontrollato di scarti. Sono state quindi formalmente impartite, con riguardo alla vasta area interessata, varie prescrizioni, tra le quali quelle di procedere allo smaltimento/recupero dei materiali e progettare gli opportuni interventi impiantistici per la corretta gestione dei rifiuti.  L’attività posta in essere, lungi dal rappresentare una iniziativa isolata, rientra nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio della Provincia svolta, sia di giorno che di notte, anche a bordo delle unità aeree del Corpo, presidio irrinunciabile nel contrasto ai traffici illeciti.