La Val d’Orcia celebra i venti anni del riconoscimento Unesco . Il 21 marzo prende il via la prima iniziativa delle cinque programmate per il ventennale: Val d’Orcia Next Level! è l’evento inaugurale delle celebrazioni che si terrà presso la Chiesa di San Simeone a Rocca d’Orcia di Castiglione d’Orcia
“La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio del pre-Rinascimento, che illustra gli ideali del buon governo e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione. Celebrata dai pittori della Scuola senese, la Val d’Orcia è divenuta un’icona del paesaggio che ha profondamente influenzato lo sviluppo del pensiero paesistico”. Con questi due criteri nel 2004 la Val d’Orcia viene iscritta nella lista dei siti UNESCO come paesaggio culturale dal Comitato del Patrimonio Mondiale. Un riconoscimento universale al suo paesaggio ma ancor prima il riconoscimento a chi quel paesaggio, le sue comunità nel corso dei secoli, è riuscito a lavorarlo e a modellarlo seguendo gli ‘ideali del buon governo’ e mai rinunciando, pur nella dinamicità del lavoro agricolo, alla ricerca estetica. Nel 2024 la Val d’Orcia ha celebrato i venti anni dall’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un anniversario significativo che celebra la bellezza e l’unicità di quest’area, ma anche l’attrattività nel panorama turistico internazionale. A distanza di 20 anni la Val d’Orcia celebra il riconoscimento a patrimonio dell’umanità con un anno di appuntamenti e progetti diffusi che si concluderà ad ottobre 2025, nei cinque Comuni del territorio – Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, San Quirico d’Orcia e Radicofani. Un’opportunità per celebrare il passato, ma anche per immaginare e costruire il futuro, in cui la bellezza e il valore paesaggistico, umano e identitario della Val d’Orcia continuino a essere riconosciuti e vissuti in primo luogo dalle comunità locali, prime testimone e protagoniste, con il loro lavoro, del riconoscimento stesso e dai visitatori di tutto il mondo. Una serie di azioni, dunque, promosse dai Comuni della Val d’Orcia e sviluppate grazie al supporto tecnico della Società in house Terre di Siena LAB, che si conferma partner strategico per una nuova fase di gestione dell’Ufficio UNESCO. La presentazione è avvenuta nel Palazzo del Governo della Provincia di Siena alla presenza della Presidente Agnese Carletti e dei Sindaci Luca Rossi Castiglione d’Orcia, Marco Bartoli San Quirico d’Orcia, Silvio Franceschelli Montalcino, Francesco Fabbrizzi Radicofani e del consigliere delegato all’Unesco del Comune di Pienza Andrea Giorgi. Il 21 marzo prende il via la prima iniziativa pubblica delle cinque programmate per il ventennale: Val d’Orcia Next Level! è l’evento inaugurale delle celebrazioni che si terrà presso la Chiesa di San Simeone a Rocca d’Orcia (Castiglione d’Orcia) e vedrà la partecipazione di istituzioni e attori chiave rappresentativi del passato, del presente e del futuro della Val d’Orcia, coinvolti in un tavolo di dialogo a cui prenderanno parte anche rappresentanti del Ministero della Cultura. L’evento, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Toscana e GiovaniSì, dedica un momento particolare ai giovani della Val d’Orcia, veri protagonisti del futuro del sito Patrimonio Mondiale, in dialogo con il Portavoce del Presidente della Giunta Regionale.Il secondo evento in programma, dal titolo Ad TerramSuam – Il San Luca di Pietro Lorenzetti, sarà incentrato sul tema della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Elemento principe dell’evento, che si svolgerà il 29 marzo a Monticchiello, nel Comune di Pienza, sarà la presentazione della Cuspide acquisita dal Comune.Seguiranno eventi tematici a Radicofani (maggio), Montalcino (agosto-settembre) e San Quirico d’Orcia (settembre-ottobre) su tematiche specifiche che vanno dalla rigenerazione dei piccoli borghi alle eccellenze enogastronomiche alla sostenibilità dello sviluppo turistico, trattate alla luce della tutela e fruizione di un sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco. In occasione del ventennale, la Val d’Orcia si presenta inoltre con una rinnovata brand identity che passa dal restyling del logo storico, ora proiettato verso una nuova contemporaneità, a cui si lega una regolamentazione di utilizzo da parte delle Amministrazioni con la prossima adozione di un disciplinare d’uso in un’ottica di una sempre maggiore tutela e valorizzazione. Tale veste rinnovata coinvolge anche l’implementazione tecnologica e visuale dei siti ufficiali www.visitvaldorcia.it – portale del turismo in grado di dialogare con il sito ufficiale del Ministero del Turismo – e www.parcodellavaldorcia.com, strumento di servizio e di riferimento per la parte documentale e quella legata al piano di gestione del sito. Queste azioni, in fase di sviluppo nel quadro del progetto Val d’Orcia Outdoor finanziato dal Ministero del Turismo, si inseriscono in una strategia più ampia che ha come obiettivo il rinnovamento dell’offerta turistica e la destagionalizzazione dei flussi di visitatori, il potenziamento delle modalità di fruizione del territorio e delle sue eccellenze e, più in generale, il rafforzamento del collegamento tra brand Val d’Orcia, vacanze outdoor e sostenibilità. La strategia di promozione avviata con Val d’Orcia Outdoor, progetto di valorizzazione digitale del turismo lento e sostenibile vedrà la segnalazione, classificazione e digitalizzazione dei percorsi bike e trekking per la massima fruibilità online e offline, e sarà integrata all’interno della più ampia strategia di promozione digitale nazionale grazie al collegamento diretto con Italia.it, il portale del Ministero del Turismo.Un anno di grande fermento per un territorio, che dopo vent’anni dal riconoscimento dell’UNESCO, continua a registrare un sempre maggiore interesse a livello locale, nazionale ed internazionale non solo come destinazione turistica, ma anche come progetto di area e modello di sviluppo. A conferma di ciò sono le visite delle due delegazioni europee che dal 25 marzo saranno in Val d’Orcia, considerata un modello di corretta gestione e valorizzazione del patrimonio e del paesaggio culturale: la prima, del Comune di Biertan, in Romania, la cui chiesa fortificata è stata iscritta nel 1993 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale; la seconda, del Comune di Berat, in Albania, riconosciuto dall’UNESCO nel 2008 per il valore del suo centro storico ottomano.