L’aglione della Valdichiana inserito dall’Umbria nel Registro Regionale della Biodiversità. Il 26 gennaio lo  decide anche la regione Toscana . Ridefinita l’area di produzione dell’Aglione comprendendo anche alcuni comuni umbri e stimolata la costituzione del soggetto proponente della DOP/IGP tra produttori e trasformatori toscani ed umbri

Concluso, con l’invio del dossier , il progetto affidato a Qualità e Sviluppo Rurale -società del territorio della Valdichiana che ha riportato risultati riconosciuti a livello regionale, nazionale ed europeo- da Ente Terre Regionali Toscana e finanziato dalla Regione Toscana.Il progetto è stato coordinato dal responsabile scientifico Prof. Stefano Biagiotti (foto), dell’Università Telematica Pegaso ed afferente al Centro Studi Economia del Welfare, con la partecipazione del gruppo di lavoro del Prof. Emidio Albertini, dell’Università degli Studi di Perugia, e della Dott.ssa Enrica Berna. Il progetto si è concluso con la caratterizzazione genetica, morfologica e la predisposizione del dossier per la presentazione della scheda alle due Regioni per l’inserimento nel registro delle specie erbacee autoctone di interesse agrario da tutelare.Durante il percorso di caratterizzazione dell’Aglione, durato circa 18 mesi, è emerso da parte della Regione Umbria l’interesse ad inserire tale eccellenza nei propri elenchi, in quanto coltivato da molto tempo anche in alcuni loro comuni facenti parte della “Valle del Clanis” pre riforma leopoldina. Da questo interesse, ed a seguito di un incontro nel febbraio 2020, è stato concordato dai due Enti di procedere di comune accordo condividendo procedure e modulistiche. Da questa condivisione tra le due Regioni è stata ridefinita l’area di produzione dell’Aglione della Valdichiana -comprendendo anche alcuni comuni umbri- ed è stata stimolata la costituzione del soggetto proponente della DOP/IGP tra produttori e trasformatori toscani ed umbri. La Regione Umbria il 16 dicembre 2020 ha inserito l’Aglione nel Registro Regionale della Biodiversità, concludendo così la procedura, mentre la Regione Toscana ha convocato la commissione tecnico-scientifica per il 26 gennaio 2021, nella speranza che si giunga allo stesso esito.Il progetto Aglione della Valdichiana nato nel gennaio 2017 -con l’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana- che ha come mission la valorizzazione di un prodotto e il suo territorio di produzione, ha ottenuto importanti risultati in termini di richiesta, anche fuori dai confini dell’area di produzione, di aumento del numero dei produttori, di produzione e di miglioramento delle condizioni economiche. L’interesse dimostrato dai consumatori e dagli stessi produttori, di garantire la provenienza del prodotto e il prezzo, ha spinto gli stakeholders ad impegnarsi per l’ottenimento del riconoscimento del marchio europeo. Il riconoscimento di una DOP/IGP dell’Aglione della Valdichiana, oltre a conferire un valore aggiunto al prodotto, è una leva importante da utilizzare per la promozione e per la dimostrazione della biodiversità agraria ed agroalimentare del territorio, caratterizzato da un’economica agricola di alto valore aggiunto. Il soggetto proponente della DOP/IGP si è già attivato per reperire i fondi necessari, anche tramite richieste di contributi agli Enti Locali trovando massima disponibilità ed interlocutori interessati, e ha già indicato come responsabile scientifico il Prof. Stefano Biagiotti, che in questo ultimo lustro è stato molto attivo sul campo della ricerca e della pianificazione del modello di sviluppo dell’Aglione della Valdichiana. L’Aglione della Valdichiana può quindi considerarsi l’ambasciatore di quell’area che un tempo venne definita da Leonardo da Vinci “Lago di Val di Chiana” riuscendo ad abbattere confini amministrativi, prima provinciali e poi regionali.