L’attore della Valdichiana Andy Bellotti è nel cast del film “Alberto”, un tributo ad Alberto Sordi. Intervista con Andy al suo primo film nel ruolo comico del “Signore del pubblico” .Nel cast anche molti altri nomi noti della TV italiana per la regia di Luca Manfredi. Il film andrà in onda in prima serata su RAI 1 nel 2020, in occasione del centenario dalla nascita del comico.

Di Giulia Benocci

Andy Bellotti, all’anagrafe Andrea, è un attore comico e imitatore in ascesa, originario di Torrita di Siena ma per i suoi numerosi impegni lavorativi si divide tra la sua abitazione di Montepulciano, Roma e Milano.Recentemente è entrato a far parte per il film su Alberto Sordi dal titolo “Alberto”; è un tributo ad un grande attore della TV e del cinema italiano. È un film biografico sugli inizi della carriera dell’artista segnata da due importanti incontri: il primo con Andreina Pagnani e il secondo con Federico Fellini con il quale instaurò una profonda e sincera amicizia, fino al primo successo, il film che lo ha consacrato un’icona comica del cinema italiano “I Vitelloni” . Il Film “Alberto” ha un cast di prima scelta con Edoardo Pesce nel ruolo del protagonista ; il regista è Luca Manfredi, figlio d’arte del grande Nino. Andy Bellotti ha una parte centrale, interpreta un uomo un po’ goffo, non ha un nome specifico viene definito “signore del pubblico”, è un amante degli spettacoli di Alberto Sordi e viene chiamato dallo stesso sul palco . Insieme danno il via a scenette comiche, e il personaggio di Andy con il suo fare impacciato fa ridere tutto il pubblico.

D: La tua carriera di attore ed imitatore è in ascesa, parlami del film che stai girando su Alberto Sordi che uscirà su RAI 1

R: Io sono parte del cast del film su Alberto Sordi, si chiamerà “Alberto” e sarà incentrato sulla vita da giovane dell’attore. Il film tratta dell’inizio della carriera del famoso artista, un film biografico . Racconta le vicende della sua vita e dei suoi primi spettacoli, da quando stava con Andreina Pagnani a quando ci fu il suo primo incontro con il regista Federico Fellini e l’instaurazione della loro grande amicizia, fino al film “I Vitelloni”. Il film che gli ha conferito popolarità presso il grande pubblico. Le riprese  di ‘Alberto’sono iniziate ad agosto e finiranno a settembre, “Alberto” uscirà nel 2020 in occasione del centenario dalla nascita dell’artista. Nel cast  insieme a me ci sono Edoardo Pesce che ha l’arduo compito di interpretare il protagonista; Pasquale Petrolo (del duo Lillo e Greg) nella parte di Aldo Frabizi; Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani; Alberto Paradossi interpreta il grande regista Federico Fellini ed infine io nel ruolo di “signore del pubblico”.

D: Cosa si prova a far parte di un cast di così alto livello, con grandi artisti della TV italiana, diretto dal regista Luca Manfredi? 

R: È stata davvero una bellissima emozione. Luca Manfredi è figlio d’arte, del grande Nino Manfredi, quindi è stata un’emozione indescrivibile, un onore per me far parte di una cosa di questo tipo. Innanzitutto fa curriculum perché è un film di alto livello e poi dà molta visibilità, poiché andrà in onda in prima serata.

D: Sei al tuo primo film? Come sei stato ingaggiato? 

R: È il mio primo film ed è stata una grande emozione stare sul set. Ho fatto un provino in zona Monteverde a Roma, per fare un altro personaggio, Pino (Giuseppe) fratello di Alberto Sordi. Ho atteso mesi trepidante la chiamata del regista sull’esito del provino per entrare a far parte di questo cast, poi mi hanno canalizzato su un altro personaggio, perché la parte del fratello non era propriamente comica, quindi mi hanno reindirizzato ad una parte molto particolare, “il signore del pubblico” più sulle mie corde, un ruolo comico e brillante. Un signore un po’ goffo, un personaggio che fa ridere, amante di Alberto Sordi.

D:  Visto che sei anche un imitatore il tuo ruolo non poteva non essere comico, parlami del tuo personaggio nel film. 

R: “Signore del pubblico” è un personaggio un po’ goffo, non gli viene dato un nome specifico ma ha un ruolo centrale che mi può dare molta visibilità. Io mi  sono immerso subito nella parte, ed ho avuto subito un gran feeling con il regista che mi ha saputo “domare” ed ha saputo farmi fare da subito una scena comica. Io sono più per i ruoli sul brillante, comico e questo ruolo particolare era sulle mie corde. “Signore del pubblico” è un amante di Alberto Sordi e dei suoi spettacoli, è un po’ impacciato, fa ridere e tutto lo prendono in giro. In questa particolare scena Sordi fa la parte del toro, con una buffa tuta pelosa, con delle corna in testa e una coda che penzola da dietro, guarda in platea ed indica il mio personaggio per farlo salire sul palco. Io inizialmente non voglio, ma poi mia moglie mi convince, salgo sul palco ed inizia la gag: Alberto mi chiede –  ‘hai mai visto la Corrida con i tori?’, io gli rispondo di no; lui  nota che porto al dito una fede E mi chiede da quanto tempo sono sposato, quando gli rispondo che sono sposato da 15 anni, mi dice – ‘quindi con le corna hai dimestichezza’. Io mi mostro sempre con aria goffa ed il pubblico ride, prendendomi in giro.La scena che ho fatto è stata girata a Tivoli, avevo il mio camerino, chi mi assisteva e mi sentivo un divo , mi sentivo nella parte, non da meno mi sentivo anche sexy (si mette a ride). A parte gli scherzi, sono molto contento del mio ruolo e di aver lavorato con professionisti di alto livello.

D: Oltre ai tuoi impegni con il film sei sempre in giro per l’Italia, di quali progetti ti sei occupato quest’estate e di cosa ti occupi in questo momento?  

R: Questa estate sono stato molto impegnato, ho fatto molte ospitate in  giro per l’Italia. Il mio cavallo di battaglia con le imitazioni sono i personaggi femminili come Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Carmen Consoli, oppure personaggi come Cristiano Malgioglio o Alfonso Signorini. Ho fatto uno spettacolo a Cetona con Massimo Ceccherini e Massimo Antichi dal titolo “I fantastici 3”; è stata una bella soddisfazione. Con Valerio Merola sono stato in Sicilia, inoltre con lui sono spesso nelle tappe del programma “Bravissima”. Sono stato a “Fatti Vostri” come imitatore, lì Manuela Aureli ha saputo darmi molti consigli, visto che era anche giudice di “Tale e quale show”. Durante il Festival della musica italiana, sono spesso a Sanremo, ho iniziato a far parte di “Sanremo Doc”, poi l’anno scorso ero a “Sanremo Vitality” con Flavio Insegno. Per quanto riguarda la radio collaboro con Savi e Montieri nel programma mattutino “Buone Nuove” di Radio Italia dove faccio personaggi come “Ninna nanna Nannini” e “le ricette di Patty Pravo”; su Radio 2 faccio ‘JuboxImitation’ in un programma di Nino Frassica. Sono stato premiato come “Miglior Imitatore dell’anno” a Castiglioncello (Livorno) durante il Gran ‘Galà Perla del Tirreno’. Faccio anche spettacoli per il sociale, per gli anziani o per i bambini del Meyer di Firenze, uno lo farò anche il prossimo sabato “Sangria Party” in cui sarò il super ospite, il cui ricavato andrà ai bambini.

D: Come è nata l’idea di diventare un imitatore di professione? È sempre stata una tua passione?  

R: È una mia passione da sempre, già nel periodo della scuola ho iniziato ad imitare i professori. Ho studiato teatro durante il liceo poi mi sono laureato al Dams di Firenze, con una tesi sul “Teatro Povero di Monticchiello”. Dopo essermi laureato mi sono ‘buttato’ in pieno nel mio lavoro ed ho seguito anche dei corsi a Milano e Roma e piano piano sono cresciuto di livello. Mi diverto molto durante i miei spettacoli, nonostante la fatica, perché è la mia passione . E’quello che ho sempre voluto fare e spero di poter continuare con questo mestiere fino al mio ultimo respiro.

D: Nonostante  tua sia giovanissimo, hai già all’attivo molte ospitate e show, ma come hai iniziato a fare questa carriera? “Chi ti ha scoperto?”, chi è che può dire  la famosa frase dello storico padrone di casa del Tetro Ariston, Pippo Baudo “l’ho scoperto io”?  

R: Come artista e personaggio pubblico mi ha scoperto Max Tortora. Io non sono una persona che si ferma davanti ad un “no”, ero a Roma e ad un certo punto mi sono ritrovato sotto la sede di Radio 2 in Via Asiago, LA sede principale dove è nata la radiofonia italiana e la RAI. Cercavo di entrare, ad un certo punto ho visto Max Tortora, l’ho preso per un braccio e l’ho pregato di farmi entrare; incredibilmente mi ha fatto salire e mi ha fatto fare una sorta di provino per il programma “Non è un paese per giovani” di Giovanni Veronesi. Tortora mi ha detto che lo avevo colpito ed ha voluto darmi una chance. Da lì ho fatto molte puntate  ,ospite con lui ,dove imitavo i miei personaggi. Quindi posso dire che il mio “scopritore” sia stato lui.

D: Nei tuoi post parli di te in terza persona riferendoti al personaggio Andy Bellotti, quanto è diverso da Andrea? Quanto è difficile per te scindere il personaggio dalla persona nella vita di tutti i giorni?  

R: Molti personaggi parlano di sé in terza persona, secondo me è più professionale, dà quel quid in più. Andrea ed Andy sono molto diversi tra loro: io sono più timido e sto sulle mie, mentre Andy è più sfacciato, è una persona che va sempre a testa alta perché in questo lavoro non bisogna mai aver paura di niente e mai tirarsi indietro, neanche di fronte alle delusioni. Nella vita quotidiana riesco a scindere persona/personaggio, ma a volte vorrei che si unissero, vorrei essere più sfacciato anche nella vita di tutti i giorni, altrimenti le persone tendono a “metterti i piedi in testa” e invece bisogna sempre credere in noi e sempre a testa alta.