Le “criticità” della sanità toscana: secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil sono le liste d’attesa,i ticket e la presenza sul territorio.Pronti alla protesta se la Regione non avvia un confronto
Superare le liste d’attesa, rivedere i ticket sulla diagnostica e sulla specialistica, investire nella medicina del territorio, nelle cure intermedie e nella domiciliarità. Sono le priorità per la sanità toscana enunciate nella piattaforma approvata questa mattina dagli Esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil della Toscana riuniti a Firenze.Il testo è frutto di un lungo lavoro di ascolto dei territori, all’interno e all’esterno dei sindacati, iniziato quasi un anno fa, e che vede come punti fermi “un servizio sanitario pubblico e universale, integrato con il welfare sociale” e la costruzione di “una forte rete di servizi sanitari e sociali integrati nel territorio”.A partire dalle principali criticità riscontrate, frutto delle valutazioni dei sindacati, la piattaforma contiene una serie di indicazioni concrete:
Superare le liste d’attesa
rispettare i tempi previsti dal piano nazionale di governo delle liste d’attesa
u (urgente) da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
b (breve) da eseguire entro 10 giorni;
d (differibile) da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
p (programmata) da eseguire entro 120 giorni
abolire il fenomeno delle “liste chiuse”
garantire il diritto del cittadino ad accedere gratuitamente all’intramoenia in
caso di mancato rispetto dei tempi
attuare le responsabilità dirigenziali in caso di sforamento
Rivedere i ticket sulla diagnostica e sulla specialistica
abolire il superticket
rivedere il sistema di compartecipazione per renderlo più equo
Investire nella medicina del territorio, nelle cure intermedie e
nella domiciliarità
completare entro un massimo di 2 anni l’apertura delle Case della Salute in tutte
le zone-distretto della Toscana (attualmente delle 168 previste ne sono state avviate solo 61 e 17 sono in fase di attivazione).
attivare i posti letto di cure intermedie necessari collocati preferibilmente nei
complessi ospedalieri pubblici
“Questo documento – hanno detto i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Toscana, Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Annalisa Nocentini – fa seguito alla piattaforma che avevamo presentato nel 2016, ma a un anno dalla fine della legislatura regionale il tempo per passare dalle parole ai fatti si sta esaurendo. O la Regione apre immediatamente un confronto per verificare la situazione e attuare i correttivi necessari, oppure saremo costretti a mettere in campo anche delle iniziative di protesta importanti per far cambiare le cose, perché così non va. La Regione non può continuare a fare annunci che restano sulla carta, senza farsi carico delle criticità e affrontare i problemi con cui lavoratori e pensionati fanno i conti ogni giorno.”