Lega: Elena Vizzotto(responsabile nazionale politiche femminili della Lega),“stigmatizziamo le parole della Consigliera regionale Toscana Monia Monni. Purtroppo troppo spesso i nemici delle donne sono proprio di sesso femminile”

Da Elena Vizzotto (a sinistra nella foto con Matteo Salvini e  la sen.Tiziana Nisini),responsabile nazionale politiche femminili Lega, riceviamo e pubblichiamo

“Apprendo dai miei colleghi fiorentini le parole e le accuse espresse dalla Consigliera Regionale Monia Monni e pur non stupendomi della sua “discriminazione”, sento il dovere di ricordare, alla medesima e a Giani, che la Lega Salvini Premier vede, in Toscana, su 5 padri fondatori, ben 4 donne, cosa che credo non sia nelle abitudini del partito democratico. Ricordo inoltre che la sottoscritta è responsabile nazionale delle politiche femminili e come me ci sono rappresentanti in tutte le regioni… certo, forse non facciamo sempre eventi con le scarpette rosse, ma di rosso noi abbiamo scritto e approvato il Codice Rosso, che apporta modifiche serie e sostanziali al codice penale e di procedura penale. Non so la signora Monni in base a che principio si senta superiore e migliore di me e di tutte le donne che rappresento, di certo ahimè riconferma come molto spesso le prime nemiche delle donne sono le donne stesse.Se la differenza tra lei e noi ritiene sia data dalle azioni concrete, venga con me quando faccio gli incontri in tutta Italia, stia con me quando mi chiamano donne vittime di violenza, impari dalla Lombardia dove una donna ( Elisabetta Aldrovandi) è stata nominata Garante per la Tutela di Vittime di Reato. Dalla Consigliera Monni mi sarei aspettata parole di sostegno ed altrettanto da parte del Consiglio Regionale e del Sindaco di Firenze, nei confronti del nostro Assessore di Massa Veronica Ravagli, aggredita a Firenze, buttata a terra e apostrofata con epiteti ben poco piacevoli come donna, nel mese di dicembre, solo perché leghista. Forse ha ragione, la Consigliera Monni ad affermare che siamo diverse: io le donne le difendo a prescindere dal partito che rappresento o voto, perché la loro dignità vale più di ogni altra cosa. Essere donne e tutelare le donne non sia solo uno slogan, che nasce oggi e muore domani: sia un impegno concreto! A volte è meglio qualche parola in meno e qualche fatto in più.”