Legge di stabilità: le Cna di Arezzo, Grosseto e Siena scrivono ai Parlamentari del territorio,“nella manovra, c’è scarsa attenzione per le imprese. Stop articolo 10 e più semplificazione nel fisco”

“Le imprese, il mondo della produzione e le piccole attività artigiane devono essere messe al centro delle politiche di sviluppo del paese”. E’ molto chiara la posizione di Cna Toscana Sud (Arezzo, Grosseto e Siena) in merito al dibattito in corso sulla Legge di Stabilità. “Nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale il mondo degli artigiani e delle piccole imprese non può rappresentare il principale bersaglio di misure e interventi che rischiano di generare un sistema fiscale ancor più distorsivo. Su interventi come la plastic tax, la sugar tax o la stretta fiscale sulle auto aziendali manca un’analisi d’impatto per cui c’è il rischio che producano effetti negativi, scaricando nuovi costi sulle imprese. Allo stesso modo la local tax – la tassa unica che accorpa Imu e Tasi in nome della semplificazione fiscale – può generare inasprimenti dei tributi locali anche in ragione della discrezionalità applicativa riconosciuta ai comuni. Anche il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi, tra cui le accise sul gasolio consumato dall’autotrasporto merci, rischia di provocare pesanti effetti negativi sul tessuto economico senza generare ricadute positive in termini di sviluppo sostenibile. Per il trasporto la soluzione non sono nuove tasse o la cancellazione di provvedimenti che funzionano, ma è necessario dare supporto alle imprese per il ricambio dei mezzi. Destano grande preoccupazione, in tema di appalti e subappalti, le misure che impongono al committente di sostituirsi al datore di lavoro nel versamento delle ritenute sulle retribuzioni dei suoi dipendenti. Un meccanismo assurdo, estremamente complesso in fase di applicazione e scarsamente efficace nel contrasto all’evasione. Diventerebbe l’ennesimo appesantimento burocratico e che induce a pensare che la morale è sempre quella: per colpire i pochi furbi si pongono a carico di tutti adempimenti farraginosi con dispendio di risorse e rischio di errori alla faccia della semplificazione amministrativa”. Ma le tre Cna non si fermano qua, ribadendo un punto centrale per l’associazione: “Manca nella manovra una misura imprescindibile per artigiani e piccole imprese: l’abrogazione dell’art. 10 del Decreto Crescita, lo sconto in fattura previsto per ecobonus, sismabonus e l’annunciato bonus facciate, che penalizza le piccole imprese, bloccando il mercato della riqualificazione edilizia e dell’efficientamento energetico. CNA Toscana Sud chiede a tutti i parlamentari eletti nel territorio di portare avanti interventi in linea con le richieste delle imprese da troppo tempo costrette a sopravvivere in un’economia sulla soglia della crescita zero”.