Montalcino: 𝗣𝗮𝘇𝘇𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗲 𝗥𝗶𝗯𝗮𝗻𝗶 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 “𝗖𝗶𝘁𝘁à 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗹𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝘁à 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮”
Dal 30 Agosto al 2 Settembre torna a Montalcino il Laboratorio di Storia Agraria con il premio ‘Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina’ che ogni anno richiama nella patria del Brunello massimi esperti di storia agraria a confronto con giovani studiosi della materia. Raggiunge un traguardo importante il Laboratorio di storia agraria organizzato dal CESSCALC (Centro di studi per la storia delle campagne del lavoro contadino), con sede a Montalcino, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e Consorzio del Brunello. Da 25 anni, nell’ambito del Laboratorio viene attribuito il premio “Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina” che vede tra i premiati personalità che si sono distinte nell’ambito della ricerca storica contribuendo alla valorizzazione della civiltà contadina. Quest’anno le due personalità che verranno premiate sono Rossano Pazzagli, studioso delle campagne toscane e italiane di età moderna che si è sempre occupato delle società rurali con un impegno anche nel rispetto della contemporaneità. Mentre per la sezione dedicata ai giovani studiosi di storia agraria, che abbiano scritto in tempi recenti una monografia di particolare interesse storico-agrario, sarà Filippo Ribani, autore di “Furti e insulti. Il conflitto città-campagna tra immaginario e realtà nell’Italia tardomedievale”, pubblicato con Viella a fine 2023. In occasione del 25° Laboratorio di Storia Agraria, l’Università di Firenze in collaborazione con il CESSCALC e la Rivista di storia dell’agricoltura, presso il Complesso di Sant’Agostino di Montalcino per le giornate del 29 e il 30 Agosto, ha organizzato un convegno dal titolo “Fonti e metodi per la storia delle campagne e del lavoro contadino” che andrà ad analizzare il lavoro della terra attraverso i saperi, le tecniche e le innovazioni. Il convegno nasce nell’ambito di un Progetto di Interesse Nazionale (PRIN – Unità Firenze) sul tema “Redde rationem. Struttura della conoscenza, gestione delle informazioni e organizzazione della vita socio-economica nelle città dell’Europa mediterranea tardo medievale (secoli XIV-XV)”, con lo scopo di esaminare queste trasformazioni alla luce delle interazioni tra città e campagne e della storia del lavoro contadino.