Monte San Savino: interrogazione gruppo consiliare “RinasciMonte” su scuola di Montagnano

Di Claudio Zeni

 

Marcella Luzzi e Amulio Liberatori del Gruppo Consiliare RinasciMonte hanno presentato al Sindaco e all’Assessore alla Scuola del Comune di Monte San Savino l’interrogazione sulla formazione classe I.a della Scuola secondaria di I° grado di Montagnano. “Vista la situazione creatasi nella Scuola secondaria di I°grado di Montagnano relativamente alla formazione della prima classe a cui sono iscritti 29 alunni, di cui una che usufruisce della 104 –  è scritto nell’interrogazione – la reazione di protesta delle famiglie per il numero eccessivo degli alunni, che, se è sempre pregiudizievole ai fini di un proficuo lavoro didattico, lo è ancora di più in questo caso dato che per questi ragazzi è il primo anno di un nuovo ciclo (con le problematiche che questo può comportare) e inoltre segna la ripresa della normale attività didattica in presenza dopo che per alcuni mesi era stata sostituita dalla cosiddetta didattica da remoto che, nonostante l’impegno di docenti e studenti, non ha certo prodotto risultati soddisfacenti, come può confermare chiunque ne abbia fatto esperienza. Preso atto che di fronte alle rimostranze delle famiglie che, informate tardivamente della situazione, hanno chiesto che venissero formate due classi  di 14 e 15 alunni, sia la Scuola che il Comune si sono appellati alla vigente normativa che regola la formazione e il dimensionamento  delle classi, in base alla quale con 29 alunni non si possono formare due classi …”,Luzzi e Liberatori chiedono al Sindaco e al competente Assessore quanto segue: “Perché l’Amministrazione e la Scuola che già nei mesi di febbraio- marzo erano a conoscenza della situazione che si era creata non hanno contattato tempestivamente le famiglie per confrontarsi e cercare insieme una soluzione. Se il Provveditore è stato a suo tempo informato che a giugno , quindi quando l’organigramma era stato definito, è stata inserita nella classe una ragazza che usufruisce della 104. Questo è importante perché avrebbe potuto determinare la riduzione del numero massimo di alunni per classe. Se l’Amministrazione e la Scuola ritengono che un’aula di m. 14,60×4,44, anche se tecnicamente sono rispettate tutte le norme e in particolare le distanze fra gli alunni secondo i criteri del metro statico, possa considerarsi un ambiente idoneo alla formazione di un adolescente o non piuttosto un parcheggio utile ai genitori che lavorano. Insomma la famigerata “classe pollaio” che tutti, a partire dal ministro Azzolina,  affermano di non volere, ma che in realtà in questo caso si andrebbe a realizzare. Se l’Amministrazione è propensa ad accogliere la proposta di realizzare un’aula rispondente alle norme e alle necessità formative, logistiche e ambientali degli alunni unificando con l’abbattimento della parete divisoria  le aule 3 e 4 del primo piano dell’edificio”.