Montegiovi: a ottobre si conclude il primo anno della residenza internazionale per artisti “La Baldi”
Montegiovi, frazione di Castel del Piano sul Monte Amiata, vocato all’arte e alla bellezza, diventa la sede di una residenza per artisti di tutto il mondo: nel mese di ottobre si conclude il primo anno del programma internazionale Residenza per artisti La Baldi di Cultivate, una stagione inaugurale che ha visto la partecipazione di 18 tra attori, scrittori e ricercatori provenienti da Italia, Canada, Germania e Stati Uniti. Il nome della residenza “La Baldi di Cultivate” è un omaggio a Maura Baldi, dinamica insegnante di lettere, spirito dedicato all’arte, al territorio, alla vita e storia di questa zona ma, forse ancora di più, ai giovani e al loro potenziale nascosto. “La Baldi”, come i suoi amati studenti erano soliti chiamarla, rappresentava e rappresenta ancora una forza unica nelle loro vite. La Residenza collabora con il figlio di Maura Baldi, Davide Borselli, proprietario di Poderi Borselli, azienda biologica e sostenibile specializzata nella produzione di oli extra vergine di oliva e vini bio che si trova nella splendida vallata di Montegiovi, ai piedi del paese. Montegiovi ha ospitato in questi mesi artisti che hanno composto musica sperimentale partendo dai suoni del territorio, altri hanno elaborato dei ritratti fotografici degli abitanti di Montegiovi, c’è chi si è dedicato alla scrittura di una memoria, sono stati realizzati dipinti, disegni, installazioni, vestiti cuciti a mano, la creazione di una pellicola Super 8mm, sviluppata usando vino, fiori ed erbe locali. E poi un video in cui tempo, filosofia e un vecchio vulcano fanno da protagonisti. Molti di questi eventi, ai quali tutta la popolazione è stata invitata a partecipare, si sono tenuti nella terrazza o negli spazi interni de Il Miccio pizzeria pub del paese di Montegiovi. Susan Main è la fondatrice e direttrice di Cultivate e del programma La Baldi. “La scelta di un luogo come Montegiovi per questo progetto – spiega Susan Main – è dettata dalla grande ricchezza di biodiversità che si può trovare qui e dal rapporto che c’è sempre stato nel passato e c’è ancora oggi tra uomo e natura. Le persone che vivono e lavorano qui hanno rispetto per l’ambiente. La residenza è un importante scambio culturale tra artista e comunità locale con benefici reciproci. Per gli artisti non era obbligatorio presentare un loro lavoro, eppure tutti hanno sentito l’esigenza di farlo, per conoscere la reazione del pubblico ed entrare in connessione con il territorio. Pensiamo già ai futuri sviluppi del progetto –prosegue Susan Main – a novembre usciranno le informazioni per partecipare all’edizione 2023. Il prossimo anno vogliamo coinvolgere alcune attività artigiane che potrebbero interagire con gli artisti e stiamo lavorando per avere a disposizione un alloggio in più in modo da portare fino a 6 le persone che possiamo ospitare contemporaneamente. ”