Montepulciano: al 44°Cantiere l’opera lirica in prima assoluta con Tancredi e Clorinda di Torquato Tasso
L’opera lirica in prima assoluta al 44° Cantiere Internazionale d’Arte attualizza il capolavoro di Torquato Tasso. Un flashback con il lavoro contemporaneo di Claudio Ambrosini e poi l’abbinamento con il madrigale di Claudio Monteverdi: è il dittico incentrato su Tancredi e Clorinda che debutta domani venerdì 26 luglio alle 21.30 al Teatro Poliziano , nell’ambito del 44° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, con la regia di Matelda Cappelletti. In apertura di giornata, all’Auditorium Falcone (via di Voltaia nel Corso, 57) alle 18.00, sarà la performance di Naomi Berrill, violoncello e voce, con Suite songs e l’anteprima di alcuni brani dell’album che uscirà in autunno per Casa Musical Sonzongo e Warner Italia.Tra gli appuntamenti più attesi del Cantiere, la produzione operistica combina un capolavoro del repertorio classico e una pagina contemporanea. Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, tra le più vigorose partiture del teatro musicale, è un madrigale seicentesco per soprano, tenore e baritono, qui interpretato esclusivamente da Alvaro Lozano che assume tutti i tre ruoli. In apertura sarà invece presentato per la prima volta in forma scenica il lavoro innovativo di Claudio Ambrosini, Leone d’Oro alla Biennale per la musica contemporanea, intitolato Tancredi appresso al combattimento, con la drammaturgia di Vincenzo De Vivo. I nuovi allestimenti sono firmati dalla regista Matelda Cappelletti che restituisce al Tancredi monteverdiano la centralità del testo; l’opera di Ambrosini, il cui organico musicale ricalca quello seicentesco attualizzandone l’estetica, sarà invece proposta come un flashback. L’esecuzione musicale è affidata a un ensemble costituito secondo lo spirito della manifestazione, a partire dal nucleo di RNCM Strings di Manchester con i solisti che completano l’organico direttore dal maestro Roger Hamilton. Un classico, ribaltato nel registro e nei linguaggi espressivi per interpretare la contemporaneità. La trama, come nei più tradizionali intrecci dell’epica cavalleresca, vede il paladino cristiano Tancredi impegnato in duello con uno sconosciuto nemico musulmano che ucciderà, dopo una lotta estenuante, per poi scoprire che quel guerriero era Clorinda, la sua amata. Un’opera, quindi, che riesce a parlare di attualità, come spiega Cappelletti: “L’infedele, colpevole di professare una religione diversa e barbara, altri non era che la persona più amata. Con questa potente metafora che resta, oggi più che mai, tristemente attuale, celebriamo nel Tancredi e nel Combattimento di Tancredi e Clorinda, uno straordinario manifesto contro la guerra e contro ogni fanatismo religioso; la più profonda denuncia dell’assurdità dell’odio verso lo straniero e della paura del diverso, che mai sia stata scritta in poesia e in musica”.