Montepulciano: all’Istituto “Iris Origo” tre giorni dedicati alla “Robotica educativa”, una nuova metodologia didattica che utilizza i robot per stimolare la curiosità e l’uso della logica nei bambini e nei ragazzi
Di Lucia Tremiti
L’Istituto Comprensivo “IRIS ORIGO” di Montepulciano ha ospitato, per il secondo anno consecutivo, tre giornate dedicate alla ‘Robotica Educativa’ che hanno visto coinvolti circa 350 studenti e l’80% delle classi dell’Istituto a partire dai bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia sino agli alunni delle classi V della scuola Primaria. Sono intervenuti anche numerosi i genitori, nonni e ragazzi. I bambini hanno mostrato il lavoro svolto durante l’anno scolastico utilizzando le BeeBot , le ProBot, WeDo, le Scrible Machine costruite con materiali di recupero e si sono cimentati, insieme ai genitori e a tutti coloro che hanno voluto provare, in attività di problem solving.La Robotica Educativa è una nuova metodologia didattica che utilizza i robot per stimolare la curiosità e l’uso della logica nei bambini e nei ragazzi. La R.E. sostituisce le lezioni tradizionali con problemi pratici e divertenti, utilizzando i robot i bambini imparano a risolvere piccoli problemi di difficoltà crescente mentre si divertono; l’apprendimento avviene per scoperta e problem solving, l’errore non è più un tabù ma uno stimolo per ricercare nuove soluzioni (imparare a imparare) e acquisire nuove competenze. Naturalmente attraverso l’utilizzo di robot imparano a programmare (coding) e soprattutto sviluppano il pensiero computazionale. Tanti quindi i punti forza che si possono trovare poichéprogrammare le azioni di un robot richiede, per raggiungere l’obiettivo, di anticipare mentalmente l’azione, di selezionare la procedura appropriata e di aggiornare continuamente la procedura. Potenzia memoria, attenzione, dominio visuo-spaziale, funzionamento esecutivo, conoscenza e utilizzo del metodo scientifico e del problem solving.La robotica educativa va dunque oltre la stessa robotica, ed è percepita dai bambini come attività divertente se non addirittura come un gioco; facilita la socializzazione tra studenti, migliorando anche il rapporto e lo scambio tra i ragazzi e i docenti.La robotica educativa è stata utilizzata nell’insegnamento delle discipline STEAM: Science, Technology, Engineering and Mathematics e ARTE intesa come creatività, comunicazione, riflessione. I bambini hanno svolto molteplici attività: PERCORSI: classe, scuola, giardino, casa, paese, ambienti………; CONSOLIDAMENTO: numeri, tabelline, calcoli, parole, classificazioni; STORYTELLING: raccontare storie conosciute o inventate; DISEGNARE: poligoni o figure; RIPRODURRE: scritte o disegni.Al termine dei tre giorni di open days dedicati alla robotica educativa si può dire che c’è stato grande impegno da parte dei bambini, dei docenti che li hanno guidati e dei genitori e studenti che hanno partecipato alle iniziate. Visto l’entusiasmo, la partecipazione e l’indiscussa valenza educativa è senz’altro un’esperienza che si spera di ripetere anche in futuro.La formazione, la progettazione e l’organizzazione delle attività di robotica educativa è stata a cura della docente responsabile della robotica Paola Filippeschi. La realizzazione delle attività è stata possibile grazie ai finanziamenti relativi al PNSD “Atelier creativi”.