Montepulciano: dal 10 agosto una mostra d’arte contemporanea al Parco Villa Trecci

Nella splendida cornice del Parco Villa Trecci, sabato 10 agosto verrà inaugurata la mostra “Il Lavoro di una Fonderia d’Arte” che sarà visitabile fino al 20 ottobre. L’inaugurazione della mostra avverrà contestualmente all’apertura pomeridiana del parco, dalle ore 16 alle ore 19, con la possibilità di visitare tutti gli angoli del giardino e conoscere le opere in mostra.“Il Lavoro di una Fonderia d’Arte” è una mostra di arte contemporanea con installazione di grandi bronzi provenienti dalla Fondazione “Vittorio Caporrella”. Le opere esposte trovano un punto d’incontro nell’utilizzo del bronzo e nel ricorso della medesima fonderia, che unisce i canoni espressivi degli artisti nel rispetto della loro diversità. Le sculture ben si inseriscono nel parco, in cui la vegetazione forma una cornice viva e vitale alle opere, che trasformano un metallo dall’uso antichissimo che precede l’età del ferro in forme contemporanee. Espressione di artisti che vivono il nostro tempo, lo interpretato e ce lo restituiscono in forme positive.Il Parco di Villa Trecci è uno splendido giardino situato a brevissima distanza dal centro di Montepulciano; si estende su una superficie di tre ettari lungo Via San Bartolomeo, l’incantevole tracciato che collega Montepulciano a Monticchiello, creando un ponte ideale tra Valdichiana e Valdorcia, tra colline ricoperte di vigneti e oliveti da una parte e calanchi e altre colture dall’altra.All’interno del parco, che fa parte dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI) ed è socio della Mediterranean Garden Society, si trovano centinaia di specie vegetali, per lo più piante mediterranee a foglia grigia o altre essenze che comunque prosperano in un clima arido d’estate e freddo d’inverno, selezionate con cura tra piante spontanee e non, che creano aree ben individuate.Si distinguono così il Giardino delle piante grigie, caratterizzato principalmente da essenze sempreverdi capaci di prosperare in terreno arido, il Boschetto, che raccoglie alberi e cespugli sotto i quali pullulano erbacee e bulbose, proprio come in un ambiente naturale, e il Roseto che, in un giardino all’italiana, raccoglie una selezione di rose toscane.Della tenuta, che dista poche decine di metri dalla Chiesa di San Bartolomeo di Caselle, risalente al XIII sec., recentemente restaurata e restituita al culto, fanno parte anche un laghetto, che raccoglie l’acqua piovana al termine di un complesso sistema di drenaggi e in cui sono coltivate piante acquatiche e di palude, e infine la Limonaia, costruita in laterizio antico secondo i canoni tradizionali delle ville toscane.