Montepulciano: dal 22 al 30 agosto il ricco calendario di eventi del ‘Bravìo delle Botti’. Un’edizione rivisitata per rispettare le norme in materia di sicurezza. Secondo il primo cittadino Michele Angiolini “il rischio di rinviare tutto al 2021 sarebbe stato quello di aprire una parentesi temporale buia, difficile da richiudere e di conseguenza difficile per ripartire il prossimo anno”
di Giulia Benocci
L’edizione 2020 del Bravìo delle Botti che si svolgerà come di consueto dal 22 al 30 agosto ,presentata nel Sala del Consiglio comunale di Montepulciano, sarà un’edizione particolare, rivisitata poiché non sarà fatta per la prima volta nella storia dell’evento la famosa corsa delle botti nella via principale del paese, fino ad arrivare in Piazza Grande. E questo per rispettare le norme vigenti, data l’attuale emergenza sanitaria. La manifestazione storica poliziana sarà comunque ricca di eventi con un programma variegato che coinvolge l’aspetto religioso, sportivo, storico ed enogastronomico.“Qualche mese fa non era poi così scontato ritrovarci qui, anche se con forme e norme diverse rispetto al passato. Mesi fa abbiamo iniziato un percorso con tutti gli organizzatori delle manifestazioni principali per capire se potevamo riuscire o meno a realizzare gli eventi, che rappresentano un aspetto importante dal punto di vista sia economico che sociale per il nostro territorio – ha dichiarato il Sindaco Michele Angiolini – . Non era facile in questa situazione portare avanti un programma ricco di eventi, però con un senso di grande responsabilità gli organizzatori hanno deciso di proseguire con l’organizzazione delle varie iniziative. Il Bravìo rappresenta uno degli eventi più amati dai cittadini ed oltre che rappresentare il mondo contradaiolo, è un valore aggiunto ed uno strumento attraverso il quale portare avanti le tradizioni del nostro territorio. Il rischio nel rinviare tutto al 2021 sarebbe stato quello di aprire una parentesi temporale buia, difficile da richiudere e di conseguenza difficile per ripartire il prossimo anno, con il timore di gettare qualche ombra sul lavoro svolto fino ad ora dal Magistrato e dalle Contrade. Sono convinto quindi che la manifestazione riscuoterà un grande successo”. Nonostante che la corsa non si svolgerà è stato comunque fatto un bando per l’assegnazione della realizzazione del Panno del Bravìo 2020 che è stato vinto da Daniele Brizzi e sarà svelato sabato pomeriggio in Piazza Grande. Per la prima volta in piazza di fronte a tutta la popolazione per far passare il messaggio che per quest’anno il ‘Panno’ sarà di tutta la comunità, un simbolo di unione per tutti i contradaioli che finite le manifestazioni sarà scelto un posto neutro in cui tenerlo ed esporlo. “A fine febbraio quando abbiamo presentato il nuovo gruppo del Magistrato delle Contrade, nessuno poteva immaginare una situazione del genere – ha sottolineato Gianluca Fè, Consigliere comunale con delega al Bravìo– ; il gruppo di ragazzi che si è insediato a febbraio si è dimostrato subito all’altezza della sfida, presentando un programma molto ricco che copre tutta la durata della manifestazione. Era più facile e più comodo non fare niente però non volevamo rischiare di lasciare indietro pezzi di Bravìo, di contrade e contradaioli. Una settimana veramente ricca che spero possa essere vissuta a piena da tutti i contradaioli e da tutti coloro che decideranno di partecipare ai nostri eventi”. Il vastissimo programma inizia sabato 22 con “A tavola con il Nobile”, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, un evento enogastronomico che ha caratterizzato la storia del Bravìo e non solo, un concorso riconosciuto anche a livello Nazionale, che quest’anno è stato rivisitato per la situazione, in cui è stato deciso di coinvolgere anche le massaie delle varie Contrade, preparando i piatti che hanno caratterizzato le varie edizioni. Il pomeriggio prosegue con la presentazione del ‘Panno’ in Piazza Grande e poi l’inaugurazione della mostra “Bravium: drappi di storia” all’interno della Fortezza Medicea, in cui sono stati radunati per la prima volta nella storia del Bravìo tutti i Panni dal 1974 ad oggi. Inoltre accanto a questa mostra ci sarà anche una mostra fotografica del fotografo poliziano Giacomo Bai, raffigurante la città durante il periodo di lockdown. Anche nell’edizione di quest’anno non potevano mancare le consuete esibizioni degli sbandieratori e tamburini, dai più piccoli al gruppo ufficiale, alle ‘vecchie glorie’ che accompagneranno il pubblico in vari momenti della settimana. Il lunedì, con replica mercoledì e venerdì sarà proiettato “Pellicole di Bravìo” nei Bastioni San Girolamo dall’Associazione culturale “La Marroca”. Martedì 25 agli Ex Macelli ci sarà la terza edizione dell’evento podistico “Non corro solo”, in memoria dello storico corridore Lorenzo Martire. Durante il convegno sarà trattato il tema del suicidio. Il giovedì non poteva non esserci l’immancabile appuntamento con la “Notte dei Ceri” in cui ci sarà l’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Tamburini ed uno spettacolo pirotecnico in forma ridotta. Quest’anno ci sarà un’attenzione ancora più particolare e meticolosa per la sicurezza. Come ha ricordato Matteo Maroni, Vicario e Addetto alla Sicurezza, sarà attuata tutta una serie di rigidi protocolli in base ai DPCM vigenti, adattandoli e studiando minuziosamente la situazione per non tralasciare nulla al caso. Come per le altre manifestazioni svoltesi prima del Bravìo, in accordo con l’amministrazione, è stato deciso di scendere a 200 persone come numero massimo di pubblico previsto in Piazza e 100 posti per le serate cinema ai Bastioni San Girolamo. “Voglio fare un ringraziamento sentito e non scontato all’amministrazione comunale: se siamo qui è perché ha compiuto una scelta a nostro avviso molto rilevante dal punto di vista politico e istituzionale – ha concluso Andrea Biagianti, Reggitore del Magistrato delle Contrade – ; è stata una scelta coraggiosa, la motivazione principale è quella di ricostruire una socialità perché veniamo da mesi molto difficili e sarebbe stato un rischio enorme per la tutela del tessuto associativo. Non potevamo pensare ad un anno privo di eventi perché probabilmente nel 2021 questo spirito non lo avremmo ritrovato, credo che questi eventi creino un senso più profondo di comunità”.