Montepulciano: elezioni amministrative; Alberto Biagi è il candidato sindaco del Partito Comunista

Domenica 17 marzo, dalle ore 16.00 alle 18.00, presso il  Centro Sociale Auser (Ex Macelli) Piazza Moulins, il Partito Comunista presenterà il programma di lotta e il Candidato Sindaco, Alberto Biagi, per il Comune di Montepulciano. Sarà presente il Segretario della Sezione “A. Gramsci” Valdichiana Senese, Nicola Bettollini.” Ci siamo, abbiamo un Partito e una Gioventù che crescono nel Paese – dice una nota del partito comunista – lavoreremo coerentemente per rafforzarli. Per questo rivolgiamo un appello a quanti saranno delusi dalle ennesime giravolte e esperienze fallimentari, ai lavoratori, ai giovani: abbandonate le illusioni, unitevi a chi con determinazione e coerenza vuole costruire in questo Paese un forte Partito Comunista, unico strumento in grado di condurre i lavoratori e le classi popolari alla loro liberazione, all’abbattimento dell’oppressione capitalistica, alla costruzione di una società socialista. Negli anni futuri, quali siano le condizioni di questo Paese e del mondo il Partito Comunista ci sarà, noi ci saremo e saremo più forti. Con il nostro simbolo, con le nostre bandiere, con le nostre idee. Ne è la riprova una forte e combattiva gioventù, che testimonia più di ogni altro fattore le solide basi su cui poggia la ricostruzione comunista in Italia. Chi oggi potrebbe dire altrettanto? Dietro i partiti ci sono interessi di classe. Forti, potenti. Troppo forti e potenti per pensare che basti un cambio di leadership per mutarne la natura. I partiti del capitale, sono in competizione tra loro, come in lotta tra loro sono i diversi settori del capitale. Non è un semplice gioco, e non tutto è così casuale come appare: rappresentare gli interessi di settori del grande capitale è diverso da rappresentare quelli della media e piccola borghesia ad esempio. Spesso nel grande capitale stesso – come avviene oggi – esistono visioni differenti sulla politica internazionale, sulle alleanze, sul ruolo dell’Italia. Il fatto che questi partiti si appellino ai lavoratori e alle classi popolari, che ne intercettino il consenso, anche largo e maggioritario non ne muta la natura, non li trasforma in partiti dei lavoratori. Anzi: è la funzione stessa dei partiti capitalistici a rendere necessario che questo accada, a far sì che le classi popolari assumano come propri degli interessi dei settori del capitale e si mobilitino per essi, se ne pongano alla coda.I partiti borghesi sono cinghie di trasmissione degli interessi del capitale nella società; sono strumenti dell’egemonia di classe e, non a caso, la crisi del sistema dei partiti tradizionali è allo stesso tempo crisi della capacità egemonica e indice del riposizionamento di settori capitalistici.È del tutto naturale che ciò accada in una società capitalistica. I partiti e i loro leader in competizione – come nel caso delle primarie – sono finanziati direttamente da società, banche, imprese di ogni genere, sia in forma diretta che molto più spesso indirettamente attraverso fondazioni, società e associazioni contigue. Quindi non serve un cambio, serve una rivoluzione!Parleremo anche della Festa della Donna, al grido: “OGNI GIORNO L’OTTO!” spiegandone il vero significato, cioè quello rivoluzionario, perchè le donne proletarie al fianco degli uomini costruirono una società senza padroni, liberandosi dalla morsa della duplice fatica del lavoro sfruttato e del lavoro domestico gratuito! Difatti, Per noi comunisti l’esperienza   storica della costruzione socialista, rappresenta l’esempio cui guardare per dare forza e combattività alle donne nell’attuale fase con i contemporanei livelli di coscienza delle lavoratrici, delle disoccupate, delle giovani, delle migranti proletarie, delle pensionate, a volte condizionate da fatalismo, disfattismo e modalità conservatrici. “