Montepulciano: il 24 luglio in Piazza Grande in scena “Sogno di una notte d’estate” da William Shakespeare,musica di Felix Mendelssohn Bartholdy,riduzione di Carlo Pasquini

Il 24 luglio in Piazza Grande a Montepulciano , per il Cantiere Internazionale d’Arte, andrà in scena “Sogno di una notte d’estate” da William Shakespeare,Musica di Felix Mendelssohn Bartholdy,Riduzione di Carlo Pasquini.Databile agli anni 1593-95 il Sogno di una notte di mezza estate racchiude in sé, come sempre accade in Shakespeare, mito, fiaba e quotidianità che si intersecano continuamente senza soluzione di continuità.” Un testo- scrive Carlo Pasquini –  che sa attingere ai sogni e diffondere sogni, questa pare essere l’idea base che sottende a tale copione: illusione, dimensione onirica e follia rappresentano l’humus su cui s’innesta l’idea stessa di creazione e davvero un gioco di chimere sembra essere questa commedia. Felix Mendelssohn Bartholdy, musicista dotato di eccezionali, precoci attitudini di pianista e di compositore venne invitato nel 1843 da Re Guglielmo IV di Prussia, in vista di una rappresentazione del Sogno a comporne le musiche di scena. Impiegando due soliste di canto, coro femminile e orchestra che si aggiungono agli attori, Mendelssohn si riaggancia al gioco sottile del Bardo ampliandolo su diversi piani prospettici e dando luogo alla correlazione tra sogno e realtà, tra sentimenti autentici e illusori, con echi, richiami, appelli fiabeschi e grotteschi e sentimentali. La nostra idea è stata quella – puntando su una compagnia di giovani attori con i quali abbiamo già affrontato Shakespeare – di dislocare quel mondo greco antico al quale appartiene la commedia agli anni psichedelici e fantastici dei “figli dei fiori”. Come i giovani protagonisti della commedia gli hippy cercarono di liberarsi dalle restrizioni della società, scegliendo la propria strada e trovando un nuovo senso della vita. Mentre il mondo magico di elfi e fate si adatta perfettamente a quel mondo magico e psichedelico che i figli dei fiori cercarono in tutti i modi di ricreare con la forza dell’amore e con il culto della natura”.