Montepulciano: il 27 aprile il primo convegno sulla nevralgia del trigemino

Il prossimo  27 aprile , al Teatro poliziano di Montepulciano , si terrà il 1° Convegno sulla Nevralgia del Trigemino (nella foto di repertorio  l’audizione della associazione alla commissione sanità del consiglio regionale toscano presieduta da Stefano Scaramelli), sotto l’alto patrocinio della Regione Toscana e l’Unione dei Comuni della ValdiChiana, nonché dello stesso Comune di Montepulciano che ha offerto, del tutto gratuitamente, l’uso del Teatro Comunale. Promotore dell’Evento è l’Onlus ‘Vincere il Dolore’, Presidente Salvatore Criscuolo, coadiuvata dalla neonata Associazione di malati della NdT denominata ‘Nevralgia del Trigemino –Sconfiggere il Mostro’ presieduto da Luciano Melooni . Sono stati organizzati tre tavoli di oratori, iscritti ad intervenire; nello specifico: nel primo siederanno malati della NdT, nel secondo Medici Specialisti, e nel terzo Politici di vari livelli di competenza. Le finalità del convegno consistono nel raccontare le difficoltà di percorso diagnostico, terapeutico ed assistenza sanitaria da parte degli ammalati; le loro (gravi) difficoltà nella vita sociale, lavorativa e familiare. Di ottenere un panorama attuale informativo-scientifico, dal punto di vista eziologico, il più completo possibile da parte dei medici che relazioneranno, e sulle cure e procedure chirurgiche fin qui disponibili. Informare le Autorità Sanitarie sulla necessità di riconoscere la patologia della NdT come invalidante, e sull’urgenza di creare un piano PDTA da applicare a livello nazionale; nonché avviare le ricerche scientifiche necessarie per ridare speranza e dignità agli ammalati di Nevralgia del Trigemino. Questa patologia così invisibile (chi ne soffre, agli occhi degli altri, è all’apparenza sano in tutto, salvo, poi, osservarlo nei momenti di crisi di dolore acuto) ha una parentela (nemmeno, poi, così lontana) con l’Alzheimer ed altre malattie di tipo neuro-degenerativo. Ecco il perché (tra le altre cose) dell’urgenza nell’avviare studi scientifici di laboratorio su tale patologia. Una patologia così’ drammatica, vale ricordarlo, da riportare un’incidenza del 10% nel tasso dei suicidi compiuti dai portatori della NdT. Suicidi che sono la conseguenza diretta dell’insopportabilità della vita quotidiana immersa nel dolore pressoché continuo, dello sfaldarsi dei legami affettivi, sociali e lavorativi, unito il tutto allo sconforto dovuto all’impossibilità di poter intravedere una via certa alle cure necessarie, che fanno piombare l’ammalato di NdT in una inevitabile, ed altrettanto letale, gravissima depressione.

LA PATOLOGIA

La nevralgia del trigemino è caratterizzata da un intenso dolore facciale, parossistico e lancinante, dovuto a un’alterazione del  5° nervo cranico. La diagnosi è clinica. Il trattamento è di solito con carbamazepina o gabapentina; a volte è necessario l’intervento chirurgico. La nevralgia del trigemino colpisce principalmente gli adulti (in gran parte persone di sesso femminile), in particolare gli anziani, ma non sono rare le persone giovani a soffrire di questa patologia. Il dolore è localizzato nei territori di distribuzione di uno o più diramazioni sensitive del nervo trigemino, il più delle volte quella mascellare. Il dolore è parossistico, della durata di secondi fino a 2 min, ma gli attacchi possono ripresentarsi rapidamente. È un dolore lancinante, insopportabile ed invalidante. Spesso il dolore può essere scatenato da uno stimolo su punti grilletto facciali (p.es., attraverso la masticazione, spazzolarsi i denti, o il sorriso). Dormire su quel lato del viso è spesso intollerabile.

TRATTAMENTO

Il trattamento, in genere, viene attuato con anticonvulsivanti che generano un blocco del nervo periferico, ma tale trattamento fornisce solo un sollievo temporaneo. Se il dolore è molto intenso, malgrado la terapia anticonvulsivante, è necessario prendere in considerazione i trattamenti neuroablativi; tuttavia, anche qui, l’efficacia può essere temporanea, e il miglioramento può essere seguito da un dolore ricorrente che è persino più forte rispetto ai precedenti episodi.  Mediante craniectomia della fossa posteriore, può essere posto un piccolo cuscinetto per separare il vaso pulsante dalla vicina radice trigeminale (chiamata decompressione microvascolare, o procedura di Jannetta). Nella radiochirurgia, si può utilizzare un “bisturi” a raggi gamma per tagliare la parte prossimale del nervo trigemino. Lesioni elettrolitiche, chimiche o una compressione mediante palloncino del ganglio trigeminale (di Gasser) possono essere praticate per via percutanea, mediante un ago posizionato per via stereotassica. Talvolta, viene eseguita la resezione chirurgica delle fibre trigeminali interposte tra il ganglio di Gasser e il tronco encefalico. A volte, come ultima risorsa per alleviare il dolore intrattabile, il nervo trigemino viene distrutto.