Montepulciano : venerdì 10 dicembre Lino Musella apre la stagione del teatro poliziano dopo i lavori di restauro. Lo spettacolo “Tavola tavola, chiodo chiodo…” interpreta Eduardo De Filippo

 Il Teatro Poliziano inaugura la stagione 2021-22 con lo spettacolo “Tavola tavola, chiodo chiodo…”, incentrato sulla personalità di Eduardo De Filippo. Venerdì 10 dicembre, alle 21.15, è protagonista Lino Musella, interprete tra i più acclamati della sua generazione, già premio UBU come miglior attore, nonché volto celebre per i suoi ruoli nella serie Gomorra e per i successi cinematografici con registi quali Paolo Sorrentino (in questo periodo nelle sale con È stata la mano di dio), Mario Martone, Pupi Avati e i fratelli D’Innocenzo con il pluripremiato Favolacce.Per la riapertura ufficiale, il Teatro Poliziano si presenta rinnovato dagli interventi di manutenzione e conservazione realizzati dal Comune di Montepulciano: sono completamente restaurati e risanati i servizi igienici e i locali dei camerini per gli artisti, così da rendere la struttura sempre più accogliente, tanto per il pubblico, quanto perle compagnie.  L’organizzazione della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte riprende l’attività teatrale con una produzione che ha già ottenuto i riscontri più lusinghieri della critica. “Tavola tavola, chiodo chiodo…” è infatti un approfondimento della figura di Eduardo De Filippo, intessuto su appunti, articoli, corrispondenze e discorsi che Lino Musella ha raccolto insieme Tommaso De Filippo. L’esito è un ritratto d’artista che, oltre a delinearne la creatività, si incentra sulle battaglie civiche e culturali condotte instancabilmente da Eduardo, tra poche vittorie e molti fallimenti.Musella dà voce e corpo alle parole delle lettere indirizzate alle istituzioni, all’intervento al Senato, agli appunti, ai carteggi relativi all’impresa estenuante della costruzione e del mantenimento del Teatro San Ferdinando.A impreziosire la drammaturgia c’è il polistrumentista Marco Vidino che esegue dal vivo le musiche di scena. “Tavola tavola, chiodo chiodo -spiega Musella- sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del Teatro San Ferdinando, un’epigrafeeretta da Eduardo a Peppino Mercurio, suo macchinista storico che, tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico, distrutto dai bombardamenti nel ‘43.”“Faccio parte – prosegue l’attore – di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro, come indicano quelle parole incise nel Teatro di Eduardo che in realtà suggeriscono un’azione energica e continua.”