Monteriggioni: nasce la struttura di vigilanza urbanistico-edilizia

Il Comune di Monteriggioni intensifica l’attività di vigilanza in materia di edilizia e urbanistica per garantire trasparenza e rispetto degli interventi previsti. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato la costituzione di un’apposita struttura interna all’amministrazione comunale che avrà il compito di monitorare l’attività edilizia e urbanistica sul territorio di Monteriggioni con verifiche degli elaborati depositati per richiedere le autorizzazioni e ispezioni a campione delle opere realizzate o in corso. Le ispezioni potranno essere effettuate anche su decisione degli uffici comunali o su segnalazione ed esposti presentati da cittadini. “La costituzione della struttura di vigilanza in materia di edilizia e urbanistica – afferma Andrea Frosini, vicesindaco e assessore all’urbanistica di Monteriggioni – segue il regolamento sulle sanzioni amministrative relative ad attività nelle stesse materie approvato dal consiglio comunale, che prevedeva la nascita di un gruppo di lavoro composto dal responsabile dell’ufficio, o suo delegato, e dal responsabile del servizio di Polizia Municipale, o suo delegato con il supporto, se necessario, di specifici esperti. La struttura di vigilanza, insieme al regolamento sulle sanzioni, consolida l’impegno del Comune di Monteriggioni per garantire la massima trasparenza e il rispetto delle norme e del territorio, disciplinando in maniera chiara e precisa i criteri degli interventi e le relative sanzioni per chi non rispetta i nostri strumenti urbanistici”.Le sanzioni riguardano, in particolare, l’esecuzione dei lavori, le procedure disciplinate dalle normative in materia e altre violazioni del Regolamento edilizio sulla base dei criteri di intervento fissati dal regolamento per l’attività di vigilanza. I criteri comprendono la mancata presentazione dell’attestazione di agibilità; interventi di ristrutturazione edilizia eseguiti senza o in difformità da attestazione e SCIA, Segnalazione certificata di inizio attività; attività edilizie libere realizzate in difformità dalle norme urbanistiche e dalle prescrizioni degli strumenti urbanistici dei Comuni; mutamenti della destinazione d’uso senza opere edilizie realizzate in assenza o in difformità dalla SCIA e annullamento del permesso di costruire o interventi eseguiti in sua parziale difformità.