Murlo: sabato 23 novembre presentazione del libro “Il nome del male” con e di Sarita Massai

Sabato 23 novembre alle ore 17.30 presso la sala polifunzionale del Comune di Murlo (via Aldo Moro 1) sarà presentato il libro “Il nome del male” della scrittrice Sarita Massai. All’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Comune di Murlo e in collaborazione con il Centro Pari Opportunità della Val di Merse, parteciperanno e interverranno la presidente del Centro Pari Opportunità Avv. Michela Guerrini, l’assessore del Comune di Murlo Loredana Celi, la psicologa-psicoterapeuta dell’associazione Donna Chiama Donna Dott. Ilaria Fabbri e l’autrice del libro Sarita Massai. “In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – dichiara l’assessore Loredana Celi – abbiamo scelto di presentare un testo, che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per aprire gli occhi e affrontare la natura orrenda di uno spaccato della realtà che, ancora troppo spesso, la società tende a nascondere. Il nome del male è, infatti, un libro che riesce a trattare con estrema chiarezza l’argomento spaventoso e purtroppo terribilmente attuale dell’abuso sessuale nell’età dell’infanzia. Sarà un pomeriggio importante dove avremo la possibilità di riflettere, di interrogarci sul mondo che i nostri figli stanno vivendo, sulle difficoltà, sulle tentazioni e sulle trappole che purtroppo, anche a causa dei nuovi strumenti di comunicazione, sono sempre più subdole e terrificanti. Dai territori dobbiamo essere in grado di lanciare una sfida importante, che deve partire dalla capacità di non far sentire la vittima di violenza abbandonata, sola o addirittura colpevole. Ogni volta che una violenza rimane circondata da spesse mura di silenzio e vergogna ci dovremmo sentire, come società civile, complici della violenza stessa. Una società che ammette, accetta o trova alibi per giustificare la violenza è inaccettabile e, tutti insieme, dobbiamo lottare per cambiare le cose perché la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.”