Piancastagnaio: amministrazione comunale parteciperà all’asta di vendita del terreno dove sorge il “Leccio delle Ripe”, la pianta dove sostò San Francesco d’Assisi nel suo viaggio da Rieti a Siena. Sindaco Vagaggini: vogliamo iscrivere il “Leccio di San Francesco” nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia presso il MiPAFF

Il consiglio Comunale di Piancastagnaio ha deliberato, con voto unanime,la partecipazione all’asta relativa all’appezzamento di terreno di qualità castagneto da frutto, ubicata in località “Le Ripe” lungo la strada statale 323, al cui interno, oltre ad un piccolo capanno che nei tempi passati veniva destinato a seccatoio, si trova il Leccio di San Francesco o “Leccio delle Ripe” . La vendita dell’incanto avverrà il prossimo 13 novembre. La scelta è stata fatta tenuto conto della particolare importanza che riveste il Leccio di San Francesco e della volontà che l’area non venga acquistata da soggetti privati, ma che rimanga nella disponibilità dell’Ente Pubblico  più volte intervenuto negli anni nella manutenzione del secolare albero e della strada che conduce ad esso. L’area del Leccio è motivo di pellegrinaggio e della tradizionale celebrazione religiosa il 2 agosto di ogni anno, Giorno del Perdono . Una scelta che si aggiunge anche ad altri aspetti, così come testimoniato dallo stesso Sindaco Luigi Vagaggini :  “E’ intenzione dell’amministrazione comunale di acquistare il lotto oggetto dell’asta, così come dibattuto durante il Consiglio comunale. I 14 ettari, sono caratterizzati dalla presenza di una fitta vegetazione, per la maggior parte castagni. Attraverso lo strumento del Piano Strutturale, oltre a quella circostante il “Leccio delle Ripe”, è nostra volontà tutelare l’intera area coi vincoli necessari che non permettano eventuali tagli boschivi qualora altri soggetti si dovessero aggiudicare l’asta. Questo va anche a soddisfare le necessità legate alla tutela della sicurezza della strada provinciale sottostante, vista la presenza di un dissesto idrogeologico su cui sarà necessario un intervento pubblico, dovuto al forte pendio e dove la vegetazione svolge un ruolo fondamentale per la tenuta. La nostra volontà è dunque quella di creare un parco comunale vincolato che metta al centro la bellezza del leccio e che valorizzi l’area sotto l’aspetto storico, culturale, religioso e ambientale. Qualunque sia l’esito dell’asta è infatti intenzione dell’Amministrazione Comunale, di iscrivere il “Leccio di San Francesco” nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia presso il MiPAFF

Cenni storici

“Gli storiografi hanno attestato che San Francesco nel 1220-21, transitò a dorso di mulo sulla Via Cassia, da Rieti a Siena, con l’assistenza di un medico, recandosi in quella località per curarsi gli occhi. Nei suoi spostamenti, riposò in preghiera sotto questo leccio, per poi rifocillarsi al Romitorio delle Ripe, tra Piancastagnaio Aspricolo, odierna Pietralunga. In tale breve permanenza, San Francesco ebbe la ventura di incontrarsi con i suoi primi seguaci amiatini. Ancora ne trasmettono il Fr. MP E. Camillo Bensì, Fr. MP Bernardino Mambrini, Fr MP Quirino Nucciotti(tutti i nativi di questa comunità), Monsignor Franco Ponzuoli e il reverendo Don Gian Pietro Guerrini, parroco di Saragiolo, che vogliono testimoniare alle future generazioni il credo della vita terrena dell’illuminato Serafico Padre che qui transitò. Comunità di Saragiolo e Trecase 2 agosto 1997, giorno del perdono di Assisi”“Il  “Leccio di San Francesco”, detto anche “Leccio delle Ripe” è classificato come albero patriarcale. Ha un’età presumibile superiore agli ottocento anni e un discreto stato vegetativo. Secondo la tradizione, San Francesco, passando da queste parti, si sarebbe riposato alla sua ombra”.“Correva l’anno 1226. La tradizione racconta che il “poverello di Assisi”, lungo il viaggio per Siena dove andava a curarsi gli occhi, si riposò e pregò sotto il “Leccio delle Ripe” come era avvenuto altre volte