Piancastagnaio: il 23 febbraio passa la tappa di trasferimento della XI^ edizione del Rally della Val d’Orcia . Sindaco Vagaggini , “con questa manifestazione non si deturpa nulla ma, al contrario, si cerca di contribuire a valorizzare un territorio”
Con la XI^ edizione del Rally della Val d’Orcia, Piancastagnaio entra a far parte per la prima volta del circuito. Domenica 23 Febbraio, il territorio dell’unico comune amiatino partecipante, sarà sede o, di una prova speciale da ripetere due volte (partenza “Podere San Gregorio” e arrivo a “Poggio Biancone”) e di una tappa di trasferimento che vedrà gli equipaggi transitare per un breve tratto all’interno della Riserva del Pigelleto lungo la strada pubblica (normalmente percorsa da autovetture, mezzi agricoli e camion) alla velocità di 30 km. Gli equipaggi giungeranno a Piancastagnaio dove le vetture sosteranno per il riordino (dalle ore 10.04 alle 10.44) mentre i piloti potranno verificare i tempi e ristorarsi con qualcosa di caldo nella saletta comunale allestita appositamente. Alla fine della sosta, le autovetture sfileranno all’interno del centro storico, per dirigersi al parco assistenza presso l’area della Stosa lungo la Via Cassia. Un importante evento che collega il comune amiatino ai vicini Radicofani e San Casciano dei Bagni; alcune strutture ricettive e locali pubblici pubblici hanno già comunicato di essere già al completo nei giorni della manifestazione. Proprio in relazione l’attraversamento parziale della Riserva del Pigelleto non si sono fatte attendere le parole di del sindaco di Piancastagnaio, in risposta a un imprenditore attivo da circa un ventennio nel settore ambiente e della ricezione turistica della zona, il quale contesta il passaggio del Rally della Val d’Orcia nell’area che, a suo parere, è contro i principi di salvaguardia ambientale di quella porzione di territorio con elementi di disturbo quali rumore e inquinamento. “Sono contento che la struttura gestita dal Sig. Renato Scapigliati – ha detto il sindaco – sia motivo di frequentazioni turistiche; ma, se egli considera privata una Riserva Naturale pubblica, si sbaglia di grosso: la riserva è di tutti. Come sindaco per 15 anni all’Isola d’Elba, posso annoverare una profonda esperienza in questo tipo di manifestazioni, essendo l’isola sede di un rally di fama internazionale che transitava all’interno del parco, addirittura con delle prove speciali. Il Pigelleto non è interessato da una prova speciale ma, al contrario, da una semplice tappa di trasferimento che prevede una velocità di 30 Kmh; una prova che passa per le stesse strade pubbliche abitualmente percorse dai veicoli dei residenti, degli agricoltori e degli operatori del bosco. Strade che il Comune e la Comunità Montana di allora hanno realizzato con finanziamenti pubblici, a servizio dei cittadini e non intercluse al traffico; le stesse dove transita anche lo Scapigliati e gli ospiti della struttura ricettiva che gestisce. Se, come dice, sono vent’anni che vive l’area del Pigelleto, faccia che a viverla siano anche gli altri; con questa manifestazione non si deturpa nulla ma, al contrario, si cerca di contribuire a valorizzare un territorio, lo stesso dove opera imprenditorialmente. La sua è una polemica che fa male al paese, ai territori interessati e a chi si impegna nel farli crescere anche attraverso questo tipo di manifestazioni le quali hanno una valenza nazionale e a cui partecipano professionisti e appassionati anche di paesi esteri. Del resto, prima di ogni decisione, ci sono stati degli incontri in tal senso, tra cui la recente conferenza dei servizi presso la sede dell’Unione dei Comuni di Gallina, a cui ha partecipato l’Assessore Franco Capocchi, durante la quale sono stati concordati con attenzione e rispetto delle normative i percorsi delle prove speciali e dei trasferimenti. Non accetto dunque- ha concluso Vagaggini – l’idea di voler tutelare degli interessi personali a discapito di una manifestazione che vuole parlare del nostro territorio è un qualcosa che non comprendo e che è deleterio per tutti. Una presa di posizione incomprensibile che va contro questi principi e che va a ad alimentare una comunicazione non corrispondenti alla realtà.”