Pienza e Trequanda deposito per scorie nucleari: Coldiretti ,” la scelta deve tutelare la vocazione dei territori della Toscana, una regione al top per l’agricoltura green con 16 prodotti IGP, 16 DOP e 461 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaaf”
“La scelta deve tutelare la vocazione dei territori della Toscana, una regione al top per l’agricoltura green con 16 prodotti IGP, 16 DOP e 461 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaaf, con un forte e rinnovato impegno nel custodire semi, animali o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare”. E’ quanto afferma Coldiretti Toscana, alla notizia che nella Carta dei siti potenzialmente idonei alla costruzione del Deposito nucleare nazionale la Toscana è indicata con 2 aree ubicate tra Siena e Grosseto che comprendono i Comuni di Pienza e Campagnatico.”Va tutelato il nostro modello di sviluppo costruito attorno all’agricoltura e alla multifunzionalità quali fattori di salvaguardia e promozione del territorio, con le filiere agroalimentari che rappresentano un’inestimabile opportunità proprio per il consolidamento e il rilancio delle dinamiche economiche territoriali con una attenzione sempre alta alla sicurezza ambientale e alimentare”, ribadisce Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.Coldiretti sottolinea l’importanza di un processo trasparente per la necessaria messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, dove le necessarie garanzie di sicurezza – precisa Coldiretti – vanno accompagnate da una forte attenzione al consumo di suolo evitando nuovi insediamenti con il riutilizzo e la bonifica di aree industriali dismesse. L’allarme globale provocato dal Coronavirus – aggiunge Coldiretti – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che vanno difese e valorizzate per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e creare nuovi posti di lavoro.
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