Pienza: venti anni di ‘Maledetto Toscano’ celebrati con una festa domenica 8 settembre per tutti gli appassionati dello Slow Smoke e del “bien vivre”
Domenica 5 settembre 1999 – Domenica 8 settembre 2019: Venti anni di “fumata lenta”. Venti anni anni di riflessioni sulla letteratura, sulla musica, sulla cultura. Venti anni di promozione della “toscanità” e del Made in Italy del gusto e delle eccellenze, il tutto accompagnato da un grande prodotto riconosciuto per le proprie caratteristiche in tutto il mondo: il “Sigaro Toscano”. Si potrebbe riassumere così l’attività del Club “Maledetto Toscano”, il primo gruppo di appassionati che per pura passione venti anni fa ha deciso di promuovere il concetto dello “Slow Smoke” attraverso il sigaro. «Sembra ieri, sono passati venti anni nei quali sono successe davvero molte cose intorno a questo prodotto e alla nostra passione – racconta il presidente del Club, Stefano Fanticelli – il risultato abbiamo pensato di metterlo insieme in questa giornata aperta a tutti in varie fasi del programma nella quale i protagonisti, oltre al Toscano naturalmente, saranno i tanti partner che ci hanno accompagnato in questo importante lasso di tempo durante il quale abbiamo cercato di raccontare la tradizione toscana prima di tutto, legata a un concetto di fare “slow”, così come pretende il sigaro per essere fumato».Per festeggiare il ventennale il Club Maledetto Toscano ha deciso di coinvolgere tutti gli appassionati domenica 8 settembre, presso il ristorante il Chiostro a Pienza , là dove tutto ha avuto inizio. Il programma è ampio e aperto a tutti (alcuni momenti sono su prenotazione).
Venti anni fa nasceva Il Maledetto Toscano. Era il 1999 quando due amici Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi lontano dai grossi centri, senza nessuno che contava alle spalle, distanti da quelli che facevano tendenza, sparpagliati fra Montepulciano e Montecatini, fra due valli incantate (Valdichiana e Valdinievole), immersi nella profonda provincia toscana hanno lentamente costruito un piccolo quanto stabile punto di riferimento per gli appassionati del sigaro, coinvolgendo otto amici pionieri appassionati del buon vivere dando vita al Maledetto Toscano ,l’ispirazione del nome al club presa dal libro Maledetti Toscani di Curzio Malaparte che identificava a pieno l’ideale del club “Se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l’esser toscano” .Il logo con il toscano per eccellenza Dante Alighieri che si fa accendere il sigaro da un diavolo, che sottolinea lo spirito di chi non si vuol prendere sul serio fino in fondo .Decidendo di non avere mai una sede fissa ma di girovagare per tutto il paese, cercando di trasmettere la nostra passione e conoscenza sempre con il sorriso e sigaro sulle labbra citando Monicelli si può capire più profondamente chi è voluto essere il Maledetto Toscano in questi anni ;“Ecco, questo vuol dire essere zingari, questa è la zingarata: una partenza senza meta, né scopi. Un’evasione senza programmi che può durare un giorno, due o una settimana…”.Un atto che profuma di libertà, estro e desiderio, qualcosa che è come l’amore, qualcosa che nasce quando nasce e quando non c’è più è inutile insistere, non c’è più. Ed è così che questo sgangherato gruppo di amici si approccia alla vita, coltivando il gusto tutto toscano”. Il Club è molto in sintonia con l’eroe dei Due mondi, Giuseppe Garibaldi, avendo all’attivo oltre mille degustazioni nel territorio nazionale e non. Vanta una collezione di circa 8.000 sigari toscani di cui 800 solo del Moro di tutte le annate dal 2000 ad oggi ed anche caraibici. E’ il solo club al mondo che rilascia la Laurea “Toscanis Causa”, ironia fumosa degna di Amici Miei. Per mano di Franco Testa ed Aroldo Marconi nell’edizione Giunti, è stato l’ideatore del primo libro specifico sul sigaro Italiano, Il Toscano guida al sigaro italiano, pubblicazioni Alinari e Toscanità.Da sempre legati all’arte hanno divulgato letture Dantis, rappresentazioni teatrali come la Piece La tabaccheide, concerti di musica dedicati agli operiti estimatori del Toscano Puccini, Mascagni e Verdi. Nell’arte figurativa collaborazioni ed ispiratori dei pittori del calibro di Antonio Possenti e Franz Borghese. Per mano dell’amico Giulio Mancini hanno ideato il “bibocchino” ispirato dal film Peter Pan dove Capitan Uncino fuma due sigari in contemporanea.