Pienza:”Quercia delle Checche”;  seconda udienza d’appello per l’ex sindaco e per il dirigente dell’ufficio tecnico condannati nel 2019 per omissione  di interventi di sicurezza e di conservazione della pianta Monumentale .Nuove udienze il 13 e il 23 marzo per le conclusioni. Nicoletta Innocenti (Opera Val d’Orcia), “dobbiamo attendere l’ennesimo drammatico evento per agire con atti concreti di salvaguardia e tutela della Quercia?”

Seconda udienza ieri  al Tribunale di Siena per il ricorso presentato avverso alla condanna penale inflitta dallo stesso Tribunale il data 24 maggio 2019 all’ex sindaco di Pienza Fabrizio Fè e al responsabile dell’area tecnica Riccardo Fè, per il caso riguardante la Quercia delle Checche. Nuove udienze sono previste per il 13 e il 23 marzo per le conclusioni . La condanna ha riguardato le omissioni per non aver adottato gli interventi necessari per la sicurezza e la conservazione della  pianta monumentale . In occasione della prima udienza del 19 settembre 2019 è stata presentata costituzione di parte civile da parte dell’avvocatessa Catia Buiarelli in rappresentanza dell’Associazione Italia Nostra, in qualità di associazione ambientalista legittimata a livello nazionale e capofila delle associazioni e dei gruppi che dal 2014 si sono poste a salvaguardia dell’albero secolare della Val d’Orcia, unitamente a Sos Quercia delle Checche, Legambiente Terra e Pace, Club Unesco Siena. Il Pubblico Ministero nell’udienza del 19 settembre ha inoltre prodotto l’elenco dei propri testimoni, periti e consulenti tecnici, tra i quali compare una figura centrale per la storia della Quercia delle Checche, l’agronomo noto a livello internazionale  e massimo esperto di Monumentali in Italia e in Europa , il dott. Daniele Zanzi che produsse nel marzo 2015, su incarico del Comune di Pienza, la Relazione sullo stato di salute della Quercia a seguito del crollo della prima branca nell’agosto 2014, indicando gli interventi di somma urgenza che il Comune di Pienza doveva porre in essere per tutelare l’albero da ulteriori crolli data la perdita di equilibrio statico sopraggiunta dopo l’episodio del 14 agosto 2014, tra cui inderogabile l’apposizione di sostegni dinamici e cavi aerei atti a scongiurare ulteriori crolli prevedibili. Ieri all’udienza sono stati  convocati in qualità di testimoni l’allora portavoce e coordinatrice dei gruppo di intervento locale SOS Quercia delle Checche Nicoletta Innocenti, oggi presidente dell’Associazione Opera Val d’Orcia nata a seguito dell’esperienza maturata con la Monumentale della Val d’Orcia e oggi associazione di riferimento per l’area del senese di problemi ambientalistici.  Inoltre è stato convocato, ma ieri era assente,  anche  il Tenente Colonnello Alessio Brogi, Comandante del Nucleo Investigativo della Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestali di Siena che condusse le indagini all’epoca dei fattie. Sono inoltre stati sentiti in qualità di testi indicati dalla difesa dell’ex sindaco e del tecnico comunale Maria Alice Fiordiponti segretario comunale e Alessandro Goracci figura tecnica del Comune di Pienza.  Pertanto è  stata fissata una  nuova udienza per il 13 Marzo per l’esame degli imputati e per la deposizione del Tenente Colonnello Alessio Brogi, . Una nuova udienza è prevista anche per il 23 Marzo per l’ audizione dei testi di parte e le conclusioni.  In proposito Nicoletta Innocenti ha commentato: “la Quercia delle Checche, nonostante le innumerevoli sollecitazioni di Opera Val d’Orcia e delle associazioni ambientaliste del territorio che ad essa aderiscono non è ancora tutelata e salvaguardata da un adeguato Comitato Tecnico Scientifico, né dopo anni di sollecitazioni, anche da parte della Soprintendenza, il comune ha provveduto a ratificare un adeguato protocollo d’intesa con i volontari dell’Associazione Opera che di fatto si occupano della manutenzione ordinaria dell’area dove ricade l’albero da anni. Le Associazioni che si raccolgono in Opera Val d’Orcia e i tantissimi cittadini che da anni seguono con passione le vicende della Quercia delle Checche (solo il gruppo fb raccoglie oltre 4.500 persone) si chiedono se dobbiamo attendere l’ennesimo drammatico evento per agire con atti concreti di salvaguardia e tutela, così come fatto dal sindaco Fè che ha fatto apporre i sostegni alle grandi branche della quercia monumentale un mese e mezzo dopo il crollo!”