Poggibonsi : dopo incendio doloso auto di una donna convivente con  Galligani , candidato regionale  della Lega; consigliere comunale, Maria Angela Guerra (Lega), “dov’è la solidarietà civica che meriterebbe una donna offesa. Non so se fa più male il crimine commesso da questi ignoti delinquenti o il silenzio-assenso del Sindaco Bussagli e della sua giunta comunale”

Una settimana fa, un’auto posteggiata in un cortile interno di un condominio in via Risorgimento a Poggibonsi ha preso fuoco. Sul posto intervengono i Vigili del fuoco che, estinto l’incendio, hanno constatato  la distruzione di quell’auto e il danneggiamento di altre due vetture e hanno  qualificato immediatamente l’incendio come doloso. Intervenuti poi anche i Carabinieri che il giorno successivo  hanno teso a escludere una traccia politica, pur confermando il dolo. La proprietaria dell’auto è una cittadina residente a Poggibonsi, convivente di un candidato in lizza per le elezioni regionali., si tratta del capolista Riccardo Galligani . “Proprio perché abbiamo massima fiducia nell’operato delle autorità intervenienti – sostiene Maria Angela Guerra, responsabile femminile della Lega per la Valdelsa e consigliere comunale a Poggibonsi -, prendiamo per buono tutto ciò che è stato reso pubblico e quindi concludiamo che una settimana fa è stato perpetrato un atto di violenza inaudito, e con probabile contenuto intimidatorio, ai danni di una donna poggibonsese. Quando in un paese accade un atto grave e penalmente rilevante come dare fuoco ad un’auto (qualsiasi sia il motivo), sarebbe doveroso da parte del Sindaco (Primo Cittadino e organo responsabile della Sicurezza sul territorio) mostrare solidarietà’, soprattutto se l’atto è stato compiuto nei confronti e ai danni di una donna.Il protocollo sulla violenza sulle donne che è stato firmato lo scorso novembre dal Sindaco insieme ad altre istituzioni vale anche per atti ignobili come questo e vale per tutte le donne, oppure devo pensare che ci sono cittadini/donne di serie A e di serie B?Abbiamo atteso un tempo congruo per interpretare messaggi di responsabilità e solidarietà che non sono giunti – conclude Maria Angela Guerra -. Non so se fa più male il crimine commesso da questi ignoti delinquenti o il silenzio-assenso del Sindaco Bussagli e della sua giunta comunale (composta anche da donne)… Evidentemente la loro voce è forte e chiara solo per parlare di fascismo… Oppure essi danno credito a quella “pista politica” all’inizio scartata e sono pronti a tollerarla? Di certo mai come su questa vicenda si può dire che il silenzio sia fragoroso”