Poggibonsi: gruppo consiliare Lega , “ inopportuna la scelta della sola Coop per  la distribuzione dei buoni spesa covid e delle mascherine. Mancanza di controlli”

Dal Gruppo consiliare Lega Salvini Premier di Poggibonsi riceviamo e pubblichiamo

“Sull’erogazione dei buoni spesa abbiamo voluto attendere la fine della fase di consegna alle famiglie bisognose poiché lo abbiamo ritenuto prioritario rispetto al dibattito politico, ma ci sono alcuni aspetti della vicenda che non ci sono piaciuti e che l’amministrazione farebbe bene a chiarire. Il fatto che tali buoni siano stati consegnati agli aventi diritto in alcuni locali del supermercato Coop di Poggibonsi, ad esempio, ci sembra una scelta totalmente inopportuna e lesiva della tutela della concorrenza, poiché incentiva l’acquisto presso tale punto vendita a danno degli altri esercizi commerciali convenzionati. Così come dovranno essere chiarite le modalità di acquisto dei buoni. La metà del valore delle risorse a disposizione infatti, pari a 120.000 euro su un totale di quasi 350.000 euro per tutta l’area della Valdelsa, sono state impiegate nell’acquisto di buoni spesa emessi direttamente dal supermercato a marchio UniCoop Firenze, presenti soltanto a Poggibonsi e a Colle Val d’Elsa, indirizzando così l’acquisto presso questi supermercati e ledendo da un lato la libertà di scelta del negozio da parte del beneficiario, e dall’altro perdendo l’occasione che questo denaro alimenti la filiera della micro economia locale legata al commercio al dettaglio e delle relative famiglie che ci vivono. Altra questione riguarda la distribuzione delle mascherine acquistate dalla Regione Toscana con i soldi dei cittadini ed inviate sul territorio per la loro distribuzione alle famiglie. A differenza di come avviene nelle farmacie, dove sono distribuite in ossequio ai dettami dell’ordinanza grazie alla presenza del software del ricettario regionale, all’interno dei supermercati invece, pare che la consegna sia stata operata senza la preventiva verifica della tessera sanitaria, necessaria al controllo e al contingentamento previsto (n° 5 mascherine ad ogni consegna per un numero massimo di 20 mascherine al mese). Questa superficiale distribuzione può addirittura essere causa di mancanza di fornitura delle mascherine a tutta la cittadinanza che ne abbia un reale e concreto bisogno.Si ricorda, infatti, che l’Ordinanza emanata dalla Regione Toscana prevede che si possa uscire dalle proprie abitazioni soltanto previo utilizzo delle mascherine protettive che, come abbiamo ben visto nei giorni scorsi, non sono di facile reperimento da parte di tutta la cittadinanza. Ricordiamo che proprio per evitare quanto sopra, era stata esclusa la possibilità di abilitare alla distribuzione anche le parafarmacie, proprio perché prive di collegamento al ricettario regionale. In un momento delicato come questo anche dal punto di vista economico per il piccolo commercio, riteniamo che le istituzioni debbano essere garanzia di imparzialità e di tutela dell’interesse pubblico.”