Poggibonsi: i Carabinieri hanno depositato alla Procura della Repubblica una informativa di reato a carico di un 43enne per accesso abusivo a un sistema telematico, minaccia grave e falsità materiale commessa da privato in atti di ufficio. Tra l’altro  l’uomo aveva esposto sotto casa della ex consorte un pollo acquistato in confezione al supermercato, minacciandola poi telefonicamente di farle fare la stessa fine

Stamattina a Siena presso la locale Procura della Repubblica, i carabinieri della Stazione di Poggibonsi hanno depositato un’informativa di reato a carico di un impiegato 43enne, residente a Siena, per accesso abusivo continuato a un sistema telematico, minaccia grave e falsità materiale commessa da privato in atti pubblici. Le indagini compiute hanno consentito di accertare che l’uomo aveva esposto sotto casa della ex consorte un pollo acquistato in confezione al supermercato, minacciandola poi telefonicamente di farle fare la stessa fine. L’uomo era poi riuscito con artifizi informatici a introdursi abusivamente sui profili facebook e messanger della vittima, allo scopo di spiarne la vita privata. Nel corso degli accertamenti è emersa un’ulteriore reato commesso, non attinente alle intromissioni nella vita della donna: egli aveva presentato per il tesseramento presso una squadra di calcio di serie minori, un certificato medico falsificato, in sostanza una copia di quello dell’anno precedente con data di rilascio falsificata. Tanto è emerso dalle analisi del computer dell’uomo, sequestrato durante le indagini, allo scopo di comprendere come avesse potuto introdursi negli account personali della ex moglie, di cui aveva evidentemente sottratto le credenziali personali di accesso a tali profili nelle precedenti fasi di convivenza. A seguito dell’intervento dei militari dell’Arma, l’uomo sembra aver cessato le attività persecutorie nei confronti della donna, ma continuerà ad essere monitorato per evitare ulteriori episodi. La serie di reati commessi sono tali da rendere prevedibile una condanna rilevante, qualora venissero dimostrate anche in sede processuale le sue responsabilità.