Poggibonsi: il 4 maggio presentazione del libro di Fabrizio Fabiani, “Il Diavolo si annida nei dettagli. Diario d’Africa di un Golem”

 Sabato 4 maggio alle ore 16,30 al Cinema Teatro Politeama di Poggibonsi, Dario Ceccherini, insieme all’autore Fabrizio Fabiani e all’editore Andrea Mancini, presenteranno il libro “Il Diavolo si annida nei dettagli”, appena pubblicato dalla Conchiglia di Santiago.Un libro singolare questo di Fabrizio Fabiani, che racconta un’Africa diversa – la sua Africa – fitta di vicende terribili, ma anche di infinita tenerezza. Un’Africa da amare, nella quale restare avvolti, come sotto una grande coperta. Scrive Fabiani: “Avevo 47 anni, quando ho iniziato a vivere le mia ‘vita altra’, infatti, a quell’età, sono diventato missionario laico ed ho chiesto ed ottenuto di partire per teatri di guerra, con al seguito come bagaglio, la mia anima che sento di possedere e ne rivendico tutto il “peso” con la forza di un laico non credente. Allora, non se la passava bene, la mia anima intendo. Sentivo un senso di incompiuto. Più precisamente, avevo la lebbra nell’anima e volevo guarire. Poi, la lebbra, quella vera, l’ho vista. Ebola mi ha accarezzato ed alla mia anima, mentre vivevo la “vita altra”, quella che si riduce all’assoluto, semplice e terribile, vivere o morire, alla mia anima, non ho pensato più, non avevo tempo. Mai come allora, ed a maggior ragione oggi,dopo tante missioni in Africa, sono convinto che la vita vera, ancora esista in terre come quelle, emarginate, offese, umiliate eppure vive per tutti e da lì, verso questa terra avvelenata che ormai è l’occidente, possa tornare la vita, incanalata dal tempo vero dentro le stagioni e non imprigionata nei nanosecondi. Ancora ero capace di pensare, pur vedendo il riflesso di brace dei miei occhi proiettarsi, a notte fonda, sulle foglie delle piante della savana. Infinito, immenso, atroce e bellissimo “quel” tempo storico. Se si riesce ad entrarci dentro a quel tempo, si vive l’eternità del passato e del futuro mentre si incontrano nella terra di mezzo, appena oltre la soglia.Lì vivono i golem, non in comunità, ma ognuno catturato nel proprio spicchio di tempo infinito”.