Poggibonsi: Lega, “parte in sordina l’iniziativa dei commercianti del giovedì sera. L’ordinanza del sindaco non ha certo aiutato”

“Dopo la sciagurata ordinanza del Sindaco anti-movida che ha terrorizzato gran parte dei cittadini come se ci fosse un focolaio di Covid, era ampiamente prevedibile che l’iniziativa dei commercianti ne risentisse in termini di presenze. A niente è servita una nuova e sconosciuta ordinanza pubblicata solo nel tardo pomeriggio di ieri e richiesta giustamente dalle associazioni di categoria per correre ai ripari e limitare il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto almeno fino alla mezzanotte. Un’ordinanza, quest’ultima, arrivata in grave ritardo e fuori tempo massimo per sortire gli effetti sperati  – accusano i consiglieri comunali della Lega guidati da Riccardo Galligani – . Tra l’altro continua il festival dell’assurdità dal momento che, essendo l’ordinanza finalizzata a contenere la diffusione del contagio ed il formarsi di assembramenti, non si comprende come sia possibile farlo conciliare con iniziative che per loro natura hanno lo scopo di portare quante più persone possibili a vivere il centro storico. È un po’ come certificare che il Covid sta chiuso in casa fino alla mezzanotte tutti i giovedì d’estate e invece esce alle 22:00 tutti gli altri giorni. Un’ordinanza talmente assurda che basterebbe impugnarla per farla decadere  – commentano ancora i consiglieri del Carroccio–. Il bello è che l’ordinanza anti-movida non è servita neppure a mantenere l’ordine pubblico, probabilmente vero obiettivo del Sindaco, dal momento in cui apprendiamo come anche ieri sera, ben prima della mezzanotte, ci sarebbe stata una discussione molto animata in una pizzeria del centro dove è spuntato addirittura un coltello e che, fortunatamente, si è risolta grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, a dimostrazione del fatto che avevamo pienamente ragione nel dire che non si sarebbe risolto il problema legato all’ordine pubblico e alla sicurezza con quell’ordinanza. Ci auguriamo che ci sia una presa d’atto dell’inutilità di queste ordinanze e si provveda a revocarle, sostituendole magari con una maggiore presenza delle forze dell’ordine che faccia da deterrente a certi comportamenti sbagliati e deleteri per tutti.”