Pievescola: domani 23 febbraio in scena “MASSISCHERMO”  con Gianni Poliziani e Francesco Storelli

E’ una data molto attesa, quella di domani sabato 23 febbraio a Pievescola . In primis perché lo spettacolo andrà in scena all’interno del Cartellone per la NOTTE ROSSA ARCI 2019  E poi perché lo spettacolo in questione è l’ormai famoso “Massischermo”, che ritorna sulle scene dopo l’uscita (in luglio scorso) del libro di Riccardo Lorenzetti –  IL PAESE PIU’ SPORTIVO DEL MONDO – (EdizioniSlam) da cui lo spettacolo e’ tratto, e a buon diritto viene ormai considerato quasi un “classico” del teatro senese.Replicato innumerevoli volte, e sempre con immutato successo, il racconto di Gianni Poliziani e Francesco Storelli è un piccolo capolavoro scenico che si basa sulla semplicità, su un linguaggio verace, ma accattivante, e sulle intuizioni di regia che ne fanno un esplosione di comicità e di riflessione. Un racconto dove si sale e si scende, si ride e ci si commuove. E alla fine si capisce come il mondo sia cambiato, prendendo a spunto le disavventure di un piccolo paesino della provincia di Siena e degli irresistibili personaggi che lo popolano. E’, appunto, una storia semplice, il “Massischermo”. Poliziani e Storelli lo dipingono con talento ed efficacia: Il loro racconto è fluido e scorrevole: e grazie anche alla regia di Gabriele Valentini, l’ora e dieci di spettacolo vola via con la leggerezza di una nuvola primaverile. Ci si trasferisce, quindi, nell’estate del 2006: un’estate di passioni e di grandi contraddizioni. C’è una piccola sezione dei Democratici di Sinistra che deve organizzare l’annuale e tradizionale Festa de l’Unità; ma, nel frattempo, c’è anche la nazionale Azzurra che sta vincendo i Mondiali di Calcio. E allora, per il protagonista Libero Taddei (classe 1932) e per i suoi Compagni, il dilemma si fa difficile: mettiamo il maxischermo (“il Massischermo”)  per far vedere le partite, oppure no?E intorno a questo moderno e tecnologico aggeggio, si dipana la storia. Che va ben al di là della semplice visione di un incontro di calcio. Ma investe, paradossalmente, tutta una dinamica che riguarda la vita e gli ideali con i quali siamo cresciuti. Le passioni e il mondo che cambia.Lo spettacolo, che esordì sette anni fa  a Chiusi, all’interno del Festival Orizzonti, ha suscitato il favore del pubblico in ogni occasione: ed è stato applaudito persino a Roma, dove è stato proposto lo scorso anno. Oltre ai due attori, i “cameo” di Luca Morelli, irresistibile nel tratteggiare i caratteri dei vari personaggi , e poi le luci di Laura Fatini e la fonica di Flavio Storelli.